Oltre 300mila cause pendenti contro i medici in tutta Italia, a Milano circa un camice bianco al giorno viene denunciato da pazienti. "È un problema molto rilevante - ha detto il presidente dell'ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Milano Roberto Carlo Rossi a margine di un evento organizzato da Consulcesi sulla responsabilità professionale -. In Lombardia il dato dei contenziosi non è in aumento, ma pesa come una spada di damocle sulla testa dei colleghi" e "provoca una serie di comportamenti come la medicina difensiva o di astensione che è molto pericolosa" - ha aggiunto il presidente - e che potrebbe portare i medici a non voler intervenire "in casi troppo complessi per paura". Alcune cause, poi, secondo il presidente sono "temerarie": "Ho visto a volte cause affrontate anche perché c'è qualche consulente che porta i pazienti a farlo - ha chiarito Rossi -. Quando è palese che una cosa che non può essere ascritta al medico, incardinare una causa è una cosa che fa male a tutti, impegna le aule dei tribunali e va evitata". "Dobbiamo lavorare tutti per cercare di eliminare il più possibile il problema" del contenzioso e "per contenerlo in un alveo logico. L' Arbitrato della salute è soluzione alternativa ed è una buona idea per entrambe le parti". "Come tutte le cose della vita umana anche il lavoro dei medici è gravato, anche se si è attenti e bravi, da una certa percentuale di insuccessi - ha concluso -. Al paziente bisogna far capire che un conto è l'errore e un conto sono le complicanze".
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Consulcesi