Tra lunghe file dovute alla necessità del rispetto del distanziamento e rigorosamente con mascherina indossata, i giovani di tutta Italia sono alle prese con il test di ammissione a Medicina, il primo dell'era Covid. Ad accogliere gli studenti all'Università La Sapienza di Roma è stata una squadra di 4 supereroi in camice bianco, chiamati simbolicamente a vigilare su sicurezza e trasparenza. Ad organizzare il flash-mob è Consulcesi, network legale dei professionisti sanitari, da cui arriva la denuncia: "segnalazioni di irregolarità sono già iniziate arrivarci un po' da tutta Italia".
Attraverso lo slogan "Ogni medico è un supereroe e il primo grande nemico da sconfiggere è proprio il numero chiuso", Superman, Thor, Batgirl e Hulk hanno distribuito kit di sicurezza anti Covid-19 agli aspiranti medici. Ma "il loro ruolo simbolico è anche quello di monitorare sulle possibili irregolarità - spiega Massimo Tortorella, presidente di Consulcesi - che quest'anno potrebbero essere maggiori, visti i disagi e le lunghe code che hanno accompagnato in molte facoltà l'ingresso al test di medicina". I numeri si sapranno nelle prossime settimane. "Sappiamo, per ora, - prosegue Tortorella - di vari atenei che hanno aperto le buste prima delle ore 12, device trovati negli zaini degli esaminandi. E poi abbiamo anche persone positive al Covid o in quarantena escluse dal test, a cui non è proposta una data alternativa".
Da 20 anni Consulcesi accoglie le richieste di aiuto che arrivano da parte di studenti che si sentono penalizzati da errori formali o vere e proprie irregolarità che si verificano in corso di test. "Sulla base dei dati dello scorso anno - conclude Tortorella - si stimano per quest'anno circa 18.000 potenziali ricorsi, anche se non tutti gli studenti decideranno di portarli avanti".
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CONSULCESI