Cambiamenti climatici, inquinamento soprattutto dell'aria, peggioramento della qualità delle acque, aumento dei rifiuti, pericoli derivanti dalla chimica in agricoltura. Sono questi alcuni ambiti che sempre di più, di anno in anno, le principali agenzie internazionali che si occupano di ambiente e di salute, insieme a importanti riviste scientifiche, mettono in evidenza; un'evidenza che ci racconta della "strettissima correlazione tra salute e alterazioni ambientali, provocate soprattutto dalle attività umane". Il libro 'Ambiente e salute', a cura di Maria Grazia Petronio - medica specialista ed esperta in igiene, epidemiologia, sanità pubblica e valutazione degli impatti ambientali. Il volume - dal sottotitolo lungo ma esplicativo, 'Conoscere i fattori di rischio per prevenire le malattie infettive e cronico-degenerative' - si compone di oltre 400 pagine, edito da Aboca edizioni, è stato realizzato con il contributo di oltre 30 medici che si occupano di ambiente e salute, e quello di Isde, l'Associazione italiana medici per l'ambiente. Le malattie cronico-degenerative - viene spiegato - "proprio perché correlate a fattori ambientali, si prestano bene a interventi di natura preventiva. Tuttavia, poiché nella società industrializzata anche la malattia è diventata fonte di profitti, si è arrivati alla cosiddetta medicalizzazione della salute, che riduce la prevenzione e impedisce al cittadino di capire e fronteggiare in modo autonomo il problema". Invece "ognuno di noi, attraverso buone pratiche quotidiane, può ridurre il rischio di contrarre certe patologie e, nello stesso tempo, può contribuire a migliorare la qualità dell'ambiente". Ma attenzione. Perché "le buone pratiche individuali non sono sufficienti; c'è l'esigenza di un vero e proprio cambio di paradigma" prima di tutto "a livello politico", realizzando l'economia circolare; un modello che richiede "un'integrazione equilibrata e sostenibile con le produzioni degli ecosistemi naturali".
In collaborazione con:
ABOCA