ROMA - Da carrozzine comandate con un semplice battito di ciglia fino a tastiere da computer adattate a persone che non riescono a muovere le mani, sono tanti gli ausili in grado di migliorare la vita di persone affette da forme gravi di sclerosi multipla previste dai nuovi Livelli Essenziali di Assistenza (Lea). Ma "finché non si sblocca il decreto tariffe, fermo alla Ragioneria di Stato da mesi i Lea rimangono inapplicati e inapplicabili. Il nodo è la copertura finanziaria". A fare il punto è Silvia Arcà, Direzione Generale della Programmazione Sanitaria del Ministero della Salute, intervenuta al congresso nazionale dell'Associazione Italiana Sclerosi Multipla (Aism) e della sua Fondazione (Fism).
I nuovi Lea, come ben noto, prevedono nuove prestazioni specialistiche e nuovi ausili per disabili a carico del Servizio Sanitario Nazionale e incluse in due appositi Nomenclatori. Ma per tradurre tutto questo in pratica, devono essere fissate le tariffe altrimenti non è possibile remunerare gli erogatori delle prestazioni. "Il Ministero della Salute - spiega Arcà all'ANSA - insieme alle Regioni ha predisposto un decreto con le tariffe delle nuove prestazioni. Il problema è che questo decreto, è da mesi all'esame della Ragioneria Generale dello Stato ma non viene ritenuto coerente, o congruo, con le risorse disponibili. In pratica il Ministero dell'Economia è in contraddittorio con il Ministero della Salute perché non è convinto che, con le remunerazioni previste dal decreto si rimanga all'interno delle compatibilità economico finanziarie".
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AISM