Il trapianto intracerebrale di
cellule staminali cerebrali potrebbe aprire nuove prospettive di
cura per la Sclerosi laterale amiotrofica (Sla) e la Sclerosi
multipla (Sm), bloccando i processi di morte cellulare e
normalizzando il quadro fisiopatologico dei pazienti mediante il
rilascio di sostanze trofiche - ovvero prodotte dall'organismo
ed in grado di garantire la sopravvivenza delle cellule e anche
di stimolarne la crescita - e antinfiammatorie. Emerge dai
risultati del trial clinico di Fase 1 per la Sm secondaria
progressiva e il recente inizio della sperimentazione di fase 2
per la Sla, presentati oggi presso la sede della Pontifica
Accademia per la Vita dal gruppo di Medicina Traslazionale dei
professori Angelo Vescovi e Letizia Mazzini.
Nella sperimentazione per il trattamento della Sm, patologia
neurodegenerativa caratterizzata da un'azione anomala del
sistema immunitario, il team di ricerca guidato da Vescovi -
direttore scientifico dell'Irccs Casa Sollievo della Sofferenza
Opera di San Pio da Pietralcina, presidente del comitato
nazionale di Bioetica e fondatore di Revert Onlus - ha portato a
termine un trial clinico di fase 1 con cellule staminali
cerebrali umane, e procederà ora con la fase 2 mirata a
consolidare i risultati sulla sicurezza del trattamento,
valutare il dosaggio e la possibile efficacia terapeutica delle
cellule. Per quanto riguarda la ricerca per la terapia della
Sla, invece, a gennaio 2024 è iniziato il reclutamento dei
pazienti per la sperimentazione clinica di fase 2 con le stesse
cellule. Sotto la direzione di Mazzini, del Centro Esperto Sla
dell'Azienda ospedaliero-universitaria di Novara, tra marzo e
maggio del 2024 il team ospedaliero ha trapiantato due pazienti,
e il terzo intervento si terrà a luglio. Questo traguardo è
stato raggiunto grazie agli incoraggianti risultati ottenuti con
la fase 1 della sperimentazione, iniziata nel 2012. La
sperimentazione condotta dal gruppo di ricerca di Vescovi è
l'unica al mondo ad essere approdata alla fase 2. Il costo di
questa nuova fase sperimentale è di 4,3 mln di euro. Un
finanziamento di 1mln di euro è stato ricevuto grazie ad un
bando Pnrr europeo (il progetto si è classificato primo su 300
presentati). Il trattamento con cellule staminali cerebrali
rappresenta, ad oggi, affermano i due esperti, una delle terapie
potenzialmente più efficaci contro queste patologie.
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