Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Covid: la vitamina D non riduce l'infezione

Covid: la vitamina D non riduce l'infezione

Studio cinese, con l'integrazione non calano morti e ricoveri

ROMA, 04 gennaio 2022, 09:29

Redazione ANSA

ANSACheck

La carenza di vitamina D non è collegata a una maggiore predisposizione a casi gravi di Covid-19 o a una morte derivata dall'infezione del coronavirus.
    E l'integrazione della vitamina non migliora significativamente gli esiti clinici nei pazienti colpiti da SarsCov-2. A dirlo è uno studio cinese pubblicato sulla rivista scientifica Nutrition Journal che è stato coordinato dal Primo ospedale di Nanchang e dall'Università Sun Yat-Sen di Guangzhou.
    Nel lavoro sono stati analizzati 536.105 pazienti che hanno partecipato a diversi studi già sottoposti a revisione. Secondo quanto analizzato, ogni aumento di 10 nanogrammi per millilitro della vitamina D nel sangue non è stata associata a una riduzione del rischio di Covid-19. Gli integratori di vitamina D non hanno ridotto neanche il numero dei decessi o i ricoveri in terapia intensiva. Gli studiosi hanno anche potuto appurare che la carenza di vitamina D (con meno di 20 ng per millilitro) o l'insufficienza della stessa (con meno di 30 ng per millilitro) non sono legati a un aumento significativo del rischio di infezione da Covid-19.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza