"Sul progetto di ricerca Car-t, il
Ministero della Salute, l'Aifa e alcune regioni sono impegnate
nella creazione di percorsi organizzativi per i pazienti che
possono beneficiare di queste terapie. Tuttavia, ci troviamo
davanti a una situazione complessa perché, mentre ci si
organizza, la ricerca offre una serie di novità, come l'aumento
delle terapie praticabili e dei protocolli clinici, che pongono
nuovi problemi e richiedono nuovi sforzi". Lo ha affermato il
professor Ruggero De Maria, presidente di Alleanza Contro il
Cancro (Acc) - la Rete oncologica del Ministero della Salute che
sta coordinando il primo progetto nazionale di ricerca sulle
Car-T finanziato con 10 milioni di euro dal Parlamento -,
interpellato sulla situazione in Italia, intervenendo al Forum
nazionale sulle CAR-T organizzato oggi da European House
Ambrosetti.
"A breve sarà approvato il quarto prodotto, ma ci aspettiamo
che aumenteranno sia i prodotti sia le tipologie di pazienti che
se ne potranno giovare - ha aggiunto -. La situazione quindi si
farà più complessa e dinamica, anche perché stiamo trattando
pazienti in linee avanzate ma già esistono sperimentazioni che
indicano una maggiore efficacia quando si agisce più
precocemente".
Una complessità che non deriva, secondo il presidente, solo
dalla positiva evoluzione del ventaglio terapeutico e/o da
alcuni squilibri territoriali, ma anche dal percorso al quale il
paziente è sottoposto quando accede alla terapia: "Affinché sia
eleggibile - ha spiegato - deve poter attendere la conclusione
dell'iter. Occorre creare condizioni più facili e un parallelo
abbattimento dei costi". Anche realizzando nuovi modelli di
preparazione: "Il contributo sin qui garantito dalle aziende è
stato ed è fondamentale ma ritengo altrettanto utile capire se
si possano identificare modelli misti in cui, faccio un esempio,
il centro continui a utilizzare reagenti forniti dalle aziende
eseguendo però il processo di produzione in house". Una
soluzione che per il presidente di Acc "migliorerebbe
tempistiche e procedure, garantirebbe maggiore controllo e, non
da ultimo, ridurrebbe la spesa".
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