Scoperto un composto - l'igromicina A
- che potrebbe portare a eradicare la malattia di Lyme,
un'infezione trasmessa dalle zecche. La sostanza si è dimostrata
innocua per gli animali e sarà testata clinicamente la prossima
estate.
È quanto riferito sulla rivista Cell dove sono stati
pubblicati i primi test condotti presso la NorthWestern Boston
University.
La malattia di Lyme è un'infezione trasmessa dalle zecche e
causata dalla spirocheta Borrelia spp. I sintomi precoci
comprendono rash cutaneo, che può essere seguito dopo settimane
o mesi da alterazioni neurologiche, cardiache o articolari. La
malattia - un problema sempre più pressante in Europa e Nord
America - si tratta con antibiotici ma il problema delle
resistenze ai farmaci si fa sempre più pressante.
L'igromicina funziona perché assomiglia ai nutrienti
essenziali di cui si ciba il patogeno e proprio per questo
difficilmente il batterio potrà acquisire una resistenza ad
essa, perché qualunque modifica genetica che impedisse
all'igromicina di funzionare bloccherebbe anche la capacità del
batterio di nutrirsi.
Secondo quanto riferito da Kim Lewis che ha condotto il
lavoro, usando la molecola direttamente nell'ambiente o nelle
esche dei topi si potrebbe eradicare del tutto la malattia,
perché le zecche acquisiscono il batterio pungendo prima i topi.
Secondo gli esperti l'igromicina potrebbe funzionare anche
contro la sifilide.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA