(ANSA) - NAPOLI, 10 APR - Terapie salvavita interrotte a
Casoria, in provincia di Napoli, per un bambino di 11 anni
gravemente malato: la madre del piccolo, Anna, dopo avere
chiesto inutilmente più volte aiuto, adesso teme per la salute
già compromessa del figlio. "Mio figlio Liberato é affetto da
gravissime patologie - dice la mamma del piccolo - ha bisogno di
terapie salvavita che lo aiutano a respirare e quindi a
sopravvivere".
Il bimbo, infatti, è affetto da una lunga serie di gravi
patologie: asfissia perinatale, tetraparesi spastica, epilessia
da farmaco-resistente, laringomalacia, con tracheotomia fissa,
portatore di Peg, ritardo dello sviluppo psicomotorio e anche
una gravissima forma di scoliosi. "Senza le terapie - spiega
Anna - mio figlio rischia seriamente di avere gravi infezioni
polmonari che potrebbero provocargli una polmonite acuta, resa
ancora più pericolosa dal rischio Covid di questo periodo".
Sulla vicenda sono intervenuti il sindaco della città dove
mamma e figlio vivono, Raffaele Bene, e Asia Maraucci e Luigi
Concilio, presidente e vice presidente della "Battaglia di
Andrea", osservatorio che si batte per la tutela dei bambini
disabili.
"Mi sono messo in contatto con la mamma del piccolo Liberato -
fa sapere il sindaco di Casoria - e subito mi sono mobilitato
per risolvere la situazione di comune accordo con il direttore
dell'Asl Pasquale Bove, che da poco dirige il Distretto 43, il
quale ha dimostrato grande sensibilità oltre alla sua grande
professionalità. "Il sindaco - dicono Maraucci e Concilio - ci
ha garantito il massimo impegno e la massima vicinanza alla
famiglia: il bambino deve ricevere le cure, su questo non ci
piove. Siamo certi che la situazione sarà risolta e
dell'accaduto resterà solo un brutto ricordo". (ANSA).