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Balbuzie,con la neurostimolazione si punta a nuova terapia

Balbuzie,con la neurostimolazione si punta a nuova terapia

Progetto avviato a Venezia, si cercano volontari da tutta Italia

ROMA, 21 ottobre 2020, 15:59

Redazione ANSA

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© ANSA/EPA

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Trattare la balbuzie attraverso un nuovo sistema di neurostimolazione controllata con degli elettrodi posti sulla testa: è questo uno degli obiettivi del progetto di ricerca avviato a luglio dall'Ircss San Camillo di Venezia, in collaborazione con l'Istituto italiano di tecnologia di Ferrara, e per cui si stanno cercando volontari da coinvolgere. Una richiesta che viene rinnovata alla vigilia della Giornata internazionale della consapevolezza della balbuzie, che si celebra il 22 ottobre. Quello della balbuzie è un disturbo che colpisce il 5% dei bambini e l'1% degli adulti, principalmente maschi. "Dagli studi fatti finora abbiamo capito che la balbuzie è un problema del neurosviluppo e non psicologico - spiega all'ANSA Pierpaolo Busan, coordinatore del progetto - C'è una base neurologica forte che si intreccia con una situazione genetica di base. Il problema psicologico diciamo che peggiora lo stato delle cose". L'obiettivo di questo progetto di ricerca è sviluppare un nuovo tipo di terapia, attraverso un sistema di neurostimolazione cerebrale, con degli elettrodi che vengono posti sul capo e trasmettono una debole corrente elettrica. "Moduliamo l'attività cerebrale per indurre un miglioramento nel circuito che fa capo all'are supplementare-motoria. L'idea è di fare un ciclo di 10 sedute, unite alla logoterapia, per vedere se funziona e capirne l'effetto", aggunge Busan. Il riscontro avverrà registrando diversi parametri, analizzando la fluenza del parlato e le onde cerebrali. "Il progetto andrà avanti fino al 2023 e vorremmo arruolare 30 pazienti, a cui rimborseremo le spese di viaggio e albergo, anche se ora, con la pandemia e le restrizioni non è facile - conclude - Ma lanciamo un appello a chi è interessato e farsi avanti".
   

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