Scoperto un nuovo potenziale
bersaglio del virus SARS-CoV-2, utile per mettere a punto futuri
farmaci: è una sorta di una forbice molecolare chiamata
'SARS-CoV-2-PLpro' usata dal nuovo coronavirus sia per
disattivare le molecole umane (citochine e chemochine)
indispensabili per attivare le difese immunitarie, sia per
mettere a punto le proteine che gli permettono di riprodursi.
Pubblicata sulla rivista Science Advances, la scoperta si deve
alla collaborazione fra l'Università del Texax a San Antonio e
quella polacca di Breslavia.
Le potenziali ricadute cliniche sono meno lontane del
previsto perché i ricercatori hanno anche sviluppato due
inibitori specifici per questa forbice (chiamati VIR250 e
VIR251), che potrebbero divenire la base di nuovi antivirali
ultra-precisi contro il nuovo coronavirus e senza effetti
avversi. Già in agosto una ricerca pubblicata sulla rivista
Nature e condotta presso l'Università Goethe di Francoforte
puntava il dito contro questa forbice molecolare come possibile
bersaglio di nuovi farmaci antivirali specifici per il
SARS-CoV-2.
I due inibitori sono stati progettati grazie alla
ricostruzione 3D della forbice molecolare, fatta dai due gruppi
di ricerca. La loro alta specificità le rende potenzialmente
innocue per l'uomo perché sono incapaci di attaccarsi ad
analoghe forbici molecolari umane. Chiaramente si tratta di uno
studio ancora di base e prima di mettere a punto i farmaci
bisogna percorrere una strada ancora lunga.
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