Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Coronavirus: studio indaga se danni permanenti al cuore

Ricerca europea a cui partecipa anche l'ospedale Niguarda

Redazione ANSA ROMA

Capire se i danni polmonari e cardiaci prodotti dal Covid-19 sono permanenti e quali sono i meccanismi biochimici alla base di questi effetti: è l'obiettivo di uno studio multicentrico europeo coordinato dall'università di Parigi-Descartes, a cui partecipa anche l'ospedale Niguarda di Milano. Tra le complicanze cardiovascolari dell'infezione da nuovo coronavirus ci sono la sindrome coronarica acuta, la tromboembolia polmonare, la miocardite e i potenziali effetti aritmici del trattamento medico.

"Un punto caldo è quello degli effetti a lungo termine nei sopravvissuti all'infezione - osserva Alessandro Maloberti, uno dei ricercatori - Purtroppo non è ancora chiaro se vi potranno essere dei danni permanenti a livello polmonare, cardiaco e vascolare". La necessità di fare ricerca su quanto accaduto e gli effetti a lungo termine ha spinto il Niguarda a creare un apposito gruppo di ricerca - Niguarda COVID Research Group - che dovrà raccogliere i dati sui circa 1000 malati di Covid-19 seguiti dall'ospedale. Il Cardiocenter del Niguarda, sostenuto dalla fondazione De Gasperis, sta studiando i meccanismi biochimici alla base del danno cardio-vascolare, i mediatori dell'infiammazione e il ruolo della proteina spike, che apre la strada al virus nella cellula umana.

"Fin dall'inizio della pandemia è apparso chiaro quante poche informazioni fossero disponibili e quante invece ne fossero necessarie, soprattutto se nei prossimi messi dovesse esserci una seconda ondata", continua Maloberti. Gli studiosi del Niguarda valuteranno la frequenza cardiaca quale marcatore della regolazione cardiaca da parte del sistema nervoso centrale e le sue variazioni nell'ambito del ricovero e nel successivo follow-up, e la risposta del sistema cardiaco e vascolare alla tempesta citochinica ed infiammatoria determinata dall'infezione, che potrebbe causare un irrigidimento dei vasi e del tessuto del cuore.
   

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA