Sui test sierologici il governo ha
già ricevuto il parere parzialmente contrario della Ragioneria
generale dello Stato sull'argomento privacy. Nel documento di
lavoro in vista del Dl Rilancio infatti il governo indica le
norme e le risorse per la realizzazione dei test che
permetteranno di scoprire l'immunita' della popolazione.
Riguardo al tema della privacy per i dati delle persone
sottoposte al test la Ragione spiega: "Si nutrono forti
perplessità, sarebbe opportuno rinviare una parte dei contenuti
della norma ad un documento tecnico, prevedendo semmai nella
norma l'autorizzazione al trattamento dei dati personali da
parte degli enti coinvolti e alle relative attività".Nel
documento è prevista infatti l'istituzione presso il Ministero
della salute di una piattaforma tecnologica per l'indagine di
sieroprevalenza (condotta dallo stesso Ministero e dall'Istat)
basata su analisi a un campione di 150 mila persone per
verificare lo stato immunitario della popolazione. La scelta
verrà fatta in base a criteri di età, genere, area di residenza
e settore di attività economica. Si prevede che i campioni
raccolti siano consegnati, a cura della Croce Rossa Italiana, a
una banca biologica nazionale. L'Istat è autorizzato a una spesa
complessiva di 385.000 euro.Per la realizzazione della
piattaforma tecnologica si prevedono 220.000 euro, 1.700.000 per
l'attività della Croce Rossa, per la conservazione dei campioni
raccolti è autorizzata la spesa di euro 700.000, e 1.500.000 per
l'acquisto dei dispositivi per la somministrazione delle analisi
sierologiche. Viene inoltre autorizzato il trattamento dei dati
personali, anche genetici e relativi alla salute.
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