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150mila italiani hanno la colite ulcerosa lieve o moderata

150mila italiani hanno la colite ulcerosa lieve o moderata

Quattro pazienti su 10 sono seguono le terapie

ROMA, 06 febbraio 2020, 10:16

Redazione ANSA

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150mila italiani hanno la colite ulcerosa lieve o moderata - RIPRODUZIONE RISERVATA

150mila italiani hanno la colite ulcerosa lieve o moderata - RIPRODUZIONE RISERVATA
150mila italiani hanno la colite ulcerosa lieve o moderata - RIPRODUZIONE RISERVATA

In Italia sono 150mila le persone che soffrono di colite ulcerosa lieve o moderata: una malattia invalidante che mina la qualità di vita del paziente e che vede un numero di pazienti sempre più in aumento. La patologia può causare diverse violente scariche al giorno accompagnate da forti dolori addominali da rendere così difficile svolgere tranquillamente le normali mansioni quotidiane, come quelle lavorative.

Per controllarla sono disponibili diversi farmaci tra i quali la mesalazina che rappresenta la terapia di prima linea, secondo le più recenti linee guida della European Crohn's and Colitis Organisation (Ecco). Scarsa è però l'aderenza ai trattamenti prescritti: almeno il 40% dei pazienti non si attiene alle indicazioni date dal medico curante. E' quanto è emerso oggi a Milano, durante il convegno "The choice. Dosaggi e Aderenza nella cura della Colite ulcerosa lieve moderata".

    L'evento ha visto la partecipazione di esperti nazionali e specialisti provenienti da tutta Italia e i rappresentanti dell'associazione Amici Onlus (Associazione nazionale per le malattie infiammatorie croniche dell'intestino).

    "In Italia si stima che siano affette da malattie infiammatorie croniche intestinali in totale più di 250mila persone - afferma Marco Daperno, segretario dell'Italian Group for the study of Inflammatory Bowel Disease - Oggi rispetto al passato la mortalità è scesa drasticamente raggiungendo l'1-2% circa". Per Paolo Gionchetti, dirigente medico presso la struttura semplice dipartimentale per le Malattie infiammatorie croniche intestinali dell'Università di Bologna "è fondamentale riuscire ad intervenire tempestivamente con un trattamento in grado di controllare la malattia".

"È assolutamente necessario semplificare il più possibile le modalità di assunzione dei farmaci attualmente utilizzati", aggiunge Maurizio Vecchi, docente di Gastroenterologia all'Università di Milano - In questo modo si potrebbe migliorare l'aderenza alla terapia". "La colite ulcerosa è una malattia ancora sottovalutata - dice Alessandro Armuzzi, docente in Gastroenterologia all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma - Causa problemi emotivi e sociali rilevanti, impattando in maniera significativa sulla qualità della vita del paziente stesso".

"Nonostante le malattie infiammatorie croniche intestinali come il Morbo di Crohn e la Colite Ulcerosa siano in così forte crescita, è ancora scarso il livello di conoscenza tra la popolazione - afferma Enrica Previtali, presidente di Amici Onlus - Nonostante in molti casi queste patologie insorgano anche prima dei 30 anni, sono proprio i giovani adulti le persone meno informate".   

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