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Il Dna dei giovani medici invecchia 6 volte più veloce del normale

Nel primo anno di formazione e training post laurea per gli sforzi e la fatica

Redazione ANSA ROMA

Dura vita per i neo dottori: dopo la laurea in medicina il percorso che negli Usa viene definito training years e che corrisponde più o meno agli anni della specializzazione in Italia, sono così intensi che in soli dodici mesi il loro Dna invecchia sei volte più veloce del normale. Lo rileva una ricerca dell'Università del Michigan, pubblicata su Biological Psychiatry. Le parti terminali dei cromosomi, i telomeri si restringono in modo accelerato tra i medici in formazione e questo secondo gli studiosi suggerisce l'importanza di sforzi per ridurre la fatica della formazione medica. La ricerca ha coinvolto 250 medici in formazione provenienti da tutti gli Stati Uniti e un gruppo di confronto di studenti universitari. "La ricerca ha considerato i telomeri come un indicatore dell'invecchiamento e del rischio di malattia - afferma Srijan Sen, autrice senior dello studio - ma questi risultati longitudinali fanno avanzare la possibilità che la lunghezza dei telomeri possa fungere da biomarcatore che tiene traccia degli effetti dello stress e ci aiuti a capire come 'entri sottopelle' e aumenti il nostro rischio di malattia". "Sarà importante - aggiunge - studiare come i cambiamenti dei telomeri avvengono in gruppi più ampi di giovani medici, e in altre tipologie di persone sottoposte a specifici stress prolungati: come coloro che affrontano la formazione militare, gli studi universitari in scienze e giurisprudenza, lavorano per le startup, o in gravidanza e nei primi mesi in cui si diventa genitori". In media, tutti i tirocinanti nello studio hanno affermato di aver lavorato 64,5 ore settimanali. Ma più lavoravano, più velocemente i loro telomeri si accorciavano.
   

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