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Alzheimer, a caccia di un super sensore per diagnosi precoce

Alzheimer, a caccia di un super sensore per diagnosi precoce

Attraverso test sangue, Cnr incaricato dalla commissione europea

ROMA, 14 marzo 2019, 13:00

Redazione ANSA

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ROMA - L'obiettivo e' quello di trovare un supersensore in grado di rintracciare i segnali dell'Alzheimer da una sola goccia di sangue. La Commissione europea ha nominato a questo scopo l'Istituto di scienze applicate e sistemi intelligenti (Isasi) del Cnr coordinatore di un consorzio europeo per lo sviluppo della nuova tecnologia. Il nuovo dispositivo consentirà una diagnosi rapida e non invasiva e un intervento terapeutico tempestivo e mirato. Il progetto ha ricevuto un finanziamento di più di 3 milioni di euro. Il primo gennaio 2019 è iniziato ufficialmente il progetto europeo SensApp (Super-sensitive detection of Alzheimer's disease biomarkers in plasma by an innovative droplet split-and-stack approach), che ha l'obiettivo di sviluppare un super-sensore per la diagnosi precoce del morbo di Alzheimer, tramite un semplice esame del sangue. Il progetto coordinato dall'Istituto di scienze applicate e sistemi intelligenti del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Isasi) è stato selezionato tra 375 proposte e finanziato dalla Commissione Europea con più di 3 milioni di euro nell'ambito del pilastro di eccellenza FET Open del programma Horizon 2020.

A oggi una diagnosi certa del morbo di Alzheimer è pressoché impossibile. I marker vanno ricercati nel liquido spinale del paziente che viene prelevato tramite puntura lombare, un intervento molto rischioso, poco praticabile e che richiede l'ospedalizzazione del paziente. Tenendo conto la grande diffusione della malattia e la crescente aspettativa di vita, il super-sensore sviluppato dal progetto SensApp rivoluzionerà l'approccio clinico al morbo di Alzheimer con un enorme impatto sulla società. La tecnologia abilitante è nuova e l'abbiamo nominata 'droplet-split-and-stack'. Si basa sull'effetto piroelettrico e ci consente di superare i limiti di diffusione riscontrati nei test immunologici tradizionali.
   

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