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Diabete, in futuro la cura potrà venire dallo stesso pancreas

Diabete, in futuro la cura potrà venire dallo stesso pancreas

Le cellule alfa possono 'cambiare identità' e produrre insulina

ROMA, 08 gennaio 2019, 13:58

Redazione ANSA

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Le cellule del pancreas possono, in caso di necessità, cambiare identità e funzioni - RIPRODUZIONE RISERVATA

Le cellule del pancreas possono, in caso di necessità, cambiare identità e funzioni - RIPRODUZIONE RISERVATA
Le cellule del pancreas possono, in caso di necessità, cambiare identità e funzioni - RIPRODUZIONE RISERVATA

 Le cellule del pancreas possono, in caso di necessità, cambiare identità e funzioni. E, soprattutto, possono mantenere queste nuove caratteristiche nel tempo. E' quanto suggerisce uno studio pubblicato su Nature Cell Biology, che lascia intravedere nuovi scenari di terapia per il diabete, in cui l'organismo potrebbe in futuro curarsi 'da solo'.
    Il diabete è causato dall'incapacità delle cellule beta pancreatiche a produrre insulina, un ormone necessario per regolare i livelli di zucchero nel sangue. In chi presenta la malattia, queste cellule possono essere danneggiate o distrutte.
    Uno studio internazionale, guidato dall'Università di Bergen, ha permesso di scoprire che circa il 2% delle cellule del pancreas che producono normalmente un altro ormone, il glucagone, possono cambiare identità e adattarsi a svolgere il lavoro al posto delle vicine beta cellule produttrici di insulina, qualora queste siano danneggiate o mancanti. Per la prima volta, i ricercatori hanno descritto su modelli murini i meccanismi alla base del processo, scoprendo che è il risultato di segnali provenienti da cellule circostanti e che questi segnali possono essere potenziati attraverso farmaci.
    "L'insulina è prodotta dalle cellule beta delle isole pancreatiche; il glucagone dalle cellule alfa. Queste due popolazioni di cellule condividono molti aspetti di identità e funzione", precisa Salvatore Piro, professore associato di Medicina Interna dell'Università di Catania. Il nuovo studio, "è importante, anche se non ha applicazioni immediate: identifica infatti la strategia per il mantenimento dell'identità cellulare delle nuove beta cellule ottenute dalle alfa. Queste nuove scoperte, pur se ancora non verificate nell'uomo, promettono di ipotizzare strategie che potrebbero cambiare il decorso della malattia. Se acquisiamo una maggiore conoscenza dei meccanismi alla base di questa flessibilità cellulare - conclude l'esperto della Società Italiana di Diabetologia (Sid) - potremmo in futuro modificare l'identità di più cellule in modo da far produrre all'organismo stesso più insulina".
   

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