Recuperare lesioni del midollo
spinale con un trapianto di cellule staminali neurali. Questo è
quanto raggiunto dai ricercatori dell'Università della
California a San Diego. Lo studio è stato fatto sulle scimmie ed
è emerso che non solo sono sopravvissute ma sono cresciuti gli
assoni (attraverso cui le cellule nervose conducono segnali tra
loro) e le sinapsi (punti di contatto tra cellule nervose che ne
propagano gli impulsi), con un miglioramento della funzione
degli arti anteriori.
I risultati sono stati pubblicati su Nature e rappresentano
un nuovo passo in avanti per arrivare a fare sperimentazioni
cliniche sull'uomo. Potrebbe dunque essere un futuro rimedio
sulle paralisi delle lesioni del midollo spinale.
Precedenti studi erano stati fatti sui ratti. Questo lavoro
ha previsto l'uso di cellule progenitrici neurali derivate dal
midollo spinale umano direttamente nelle scimmie Rhesus, la cui
biologia e fisiologia è molto più simile agli esseri umani.
Diversi mesi dopo il trapianto i ricercatori hanno notato che
le scimmie avevano iniziato a mostrare un parziale recupero del
movimento nei loro arti anteriori. In particolare, il team ha
documentato la rigenerazione degli assoni corticospinali, che
sono essenziali per il movimento volontario negli esseri umani.
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