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Diabete, se la moglie è obesa il rischio di malattia per il marito e' del +21%

Primo studio che indaga sul legame coniugale rispetto al rischio diabete, l'effetto non vale per le donne

Redazione ANSA LISBONA

Avere una moglie obesa aumenta in modo significativo il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2 nel marito, particolarmente nelle coppie over-50. Lo dimostra il primo studio che indaga sul legame coniugale rispetto al rischio diabete, condotto dalla Aarhus University in Danimarca e presentato al Congresso dell'Associazione europea per lo studio del diabete (Easd).
    Secondo gli autori, l'obesita' della partner puo' portare all'obesita' dell'uomo a causa dei molti comportamenti a rischio che inducono alla malattia e che sono condivisi nella coppia, come un'alimentazione poco sana e la carenza di attivita' fisica. Ma se finora la maggiore predisposizione al diabete in persone con storia familiare della malattia era gia' nota, il 'peso' dello specifico legame coniugale legato al sesso non era mai stato indagato. Lo studio ha analizzato 3.650 uomini e 3.478 donne (di eta' pari a 50 anni o superiore) basandosi sulla ricerca nazionale inglese 'English longitudinal study of ageing Elsa' relative al periodo 1998-2015. Dall'analisi, durata oltre 10 anni, e' risultato che la percentuale di nuovi casi di diabete in relazione al legame coniugale era pari a 12.6 casi per mille l'anno tra gli uomini e 8.6 tra le donne. In particolare, per 5 chili di peso in piu' nella moglie, il rischio di sviluppare il diabete nel marito era maggiorato del 21%. Ma, curiosamente, dallo studio si e' evidenziato che tale effetto negativo non e' reciproco: le donne con un marito obeso non presentano infatti un rischio addizionale oltre a quello legato al proprio livello di obesita'. Si tratta del "primo studio che dimostra un collegamento tra il rischio diabete ed il legame coniugale - affermano i ricercatori - e questi risultati indicano che in presenza di obesita' nella donna nella coppia, e' consigliabile e giustificato fare uno screening per l'obesita' anche nel partner maschile". Inoltre, "riconoscere che esiste un rischio condiviso di sviluppare diabete nella coppia - concludono - puo' facilitare la diagnosi della malattia e motivare le coppie ad una maggiore prevenzione". (ANSA).
   

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