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Sostanze plastiche legate a rischio malattie croniche

Sostanze plastiche legate a rischio malattie croniche

Ftalati presenti ovunque, da giochi a cosmetici

ROMA, 17 luglio 2017, 12:29

Redazione ANSA

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Sostanze contenute nella plastica e nei cosmetici, ma anche nei giocattoli e negli involucri e contenitori per cibo, gli ftalati (i plastificanti più comuni al mondo) potrebbero aumentare il rischio di malattie croniche, dal diabete alle patologie cardiovascolari, alla pressione alta. Lo rivela una ricerca pubblicata sulla rivista Environmental Research e condotta presso la University of Adelaide e il South Australian Health and Medical Research Institute.
    Coordinato da Zumin Shi dell'Università di Adelaide, lo studio ha coinvolto 1500 uomini, ma i risultati potrebbero benissimo essere rilevanti anche per le donne. Gli ftalati sono sostanze comunissime, si trovano un po' ovunque, dai contenitori in plastica, ai profumi sintetici, dai fogli antistatici ai rossetti, a spray per capelli e alcuni saponi e molto altro. Già in passato diversi studi hanno evidenziato un nesso tra presenza di ftalati nell'organismo e rischio di diabete di tipo 2 addirittura raddoppiato.
    In questo studio l'esposizione a tali sostanze chimiche è stata più in generale collegata a tutte le malattie croniche.
    Gli esperti hanno misurato i livelli di ftalati nelle urine di ciascun partecipante e visto che il rischio di una o più malattie croniche sale con l'aumentare delle concentrazioni di ftalati nelle urine.
    Il motivo per cui queste sostanze sono potenzialmente pericolose resta da appurare, anche se diverse ricerche hanno portato a ipotizzare che gli ftalati esercitino un'influenza sul sistema ormonale e sul metabolismo.
    Un'altra spiegazione potrebbe invece essere che il livello di ftalati nel corpo sia solo uno specchio degli stili di vita delle persone e in particolare della loro tendenza a diete non salutari, che a loro volta potrebbero aumentare il rischio di malattie croniche.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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