Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

La depressione si può battere giocando a un videogame

La depressione si può battere giocando a un videogame

Il gioco da' la sensazione di controllare il disturbo

ROMA, 29 marzo 2017, 14:25

Redazione ANSA

ANSACheck

videogame (fonte: ScienceAtHome.org) - RIPRODUZIONE RISERVATA

videogame (fonte: ScienceAtHome.org) - RIPRODUZIONE RISERVATA
videogame (fonte: ScienceAtHome.org) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Giocare con videogame per battere la depressione: è quanto propone uno studio condotto presso l'Università di Davis, negli Usa, e pubblicato sulla rivista Computers in Human Behavior. Gli esperti californiani hanno coinvolto 160 giovani che dicevano di soffrire di depressione lieve. Hanno chiesto loro di cimentarsi per 3-6 minuti al dì con un gioco, scaricabile sul cellulare, una app per la stimolazione cognitiva (brain training) riadattata in forma di videogioco. I partecipanti venivano anche raggiunti da messaggini sul proprio telefono inviati dagli sperimentatori per spronarli a utilizzare il gioco con costanza.


    E' emerso che più i volontari giocavano, maggiore era la loro percezione di riuscire a controllare il proprio disturbo depressivo. Gli effetti erano più evidenti tra coloro che riteneva di avere un disturbo depressivo di natura ''ereditaria'', insomma un disturbo organico dovuto allo squilibrio di sostanze (neurotrasmettitori) nel loro cervello; meno evidenti, invece, gli effetti su quelli che lamentavano un disturbo depressivo dovuto a circostanze esterne (problemi di lavoro, problemi familiari, e via dicendo).
    Il prossimo passo di questo lavoro sarà vedere, usando delle scale di valutazione apposite che danno risultati 'oggettivi', se effettivamente il videogame è in grado di ridurre il disturbo depressivo, al di là della percezione soggettiva del paziente.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza