Vaccinarsi è un atto di
responsabilità. Alcune persone non possono essere vaccinate
perché troppo giovani, troppo malate o perché il loro sistema
immunitario è indebolito. A ricordarlo è l'International
Coalition of Medicines Regulatory Authorities (Icmra), la
coalizione internazionale che riunisce le maggiori agenzie del
farmaco del mondo, in due documenti pubblicati sul suo sito
sull'importanza, la sicurezza e l'efficacia dei vaccini, rivolti
a cittadini e operatori sanitari. I documenti sono frutto di
un lavoro congiunto delle autorità regolatorie globali, tra cui
anche l'Agenzia italiana del farmaco (Aifa), che durante la
pandemia da Covid-19 hanno intensificato la loro collaborazione
per allinearsi su obiettivi e processi comuni. Le due
dichiarazioni contengono messaggi diretti e chiari per ribadire
la solidità e l'indipendenza dei processi regolatori che portano
all'autorizzazione dei vaccini, che vengono approvati nel
rispetto dei più elevati standard di sicurezza, efficacia e
qualità e sono monitorati durante tutto il loro ciclo di vita e
dopo la somministrazione. "I vaccini salvano vite - si legge -
Malattie come il morbillo, la pertosse, la poliomielite, il
tetano e l'influenza stagionale mietono ancora migliaia di
vittime ogni anno tra le popolazioni vulnerabili e causano,
laddove i vaccini non sono disponibili, problemi di salute di
lunga durata a molte altre persone". Anche se contro il COVID-19
non è ancora disponibile un vaccino, "la ricerca per arrivare a
svilupparlo rappresenta oggi una delle priorità di salute
pubblica - conclude - perché può aiutare a proteggere tutti da
questa seria malattia".
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