Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Diabete, la terapia migliore potrebbe non essere 'a gradini'

Diabete, la terapia migliore potrebbe non essere 'a gradini'

Più efficace iniziare subito con la combinazione di due farmaci

ROMA, 25 settembre 2019, 18:04

Redazione ANSA

ANSACheck

Diabete, la terapia migliore potrebbe non essere 'a gradini ' - RIPRODUZIONE RISERVATA

Diabete, la terapia migliore potrebbe non essere  'a gradini ' - RIPRODUZIONE RISERVATA
Diabete, la terapia migliore potrebbe non essere 'a gradini ' - RIPRODUZIONE RISERVATA

La terapia migliore per il diabete potrebbe non dover prevedere necessariamente un approccio 'a gradini', ovvero iniziare con un solo farmaco e aggiungere, man mano che la malattia peggiora, altre molecole. Uno studio internazionale pubblicato su Lancet ha dimostrato, infatti, che iniziare direttamente con una terapia combinata di due farmaci comporta un controllo migliore e più prolungato del livello degli zuccheri nel sangue. Pertanto, potrebbe portare, nel 2020, a una revisione delle linee guida di trattamento del diabete di tipo 2.

Le attuali raccomandazioni cliniche suggeriscono di adottare una terapia 'a gradini' che inizi con la metformina, per poi aggiungere in sequenza altre molecole, una volta assodato il fallimento terapeutico. Il nuovo studio clinico multicentrico VERIFY, presentato a Barcellona al Congresso Easd (European association for the study of diabetes), ha arruolato 2000 pazienti con diabete neo-diagnosticato e lieve iperglicemia, suddivisi in due gruppi: uno gruppo trattato con la terapia combinata di metformina e un inibitore di DPP4 (vildagliptin) e l'altro con la sola metformina e placebo. Dai controlli a distanza si è visto che adottare da subito una terapia di combinazione comporta un 49% di probabilità in più di mantenere un buon controllo della glicemia, senza particolari effetti collaterali.

"Iniziare subito il trattamento del diabete con una terapia di associazione - commenta Stefano Del Prato, ordinario di Endocrinologia all'Università di Pisa e presidente della European foundation for the study of diabetes (Efsd) - permette ai pazienti di raggiungere gli obiettivi glicemici prima, meglio e di mantenerli più a lungo. Significa anche facilitare la gestione della malattia e, di conseguenza, può aiutare a ridurre il rischio di complicanze, incluse quelle cardiovascolari".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza