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Il cristallino dell'occhio può predire comparsa del diabete

Il cristallino dell'occhio può predire comparsa del diabete

Studio pilota, intervento precoce per prevenire complicanze

BARCELLONA, 16 settembre 2019, 10:11

Redazione ANSA

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La scannerizzazione del cristallino dell'occhio può predire la comparsa del diabete di tipo 2 e del prediabete. Lo dimostra uno studio della University of Exter Medical School in Gran Bretagna, presentato al 55/o Congresso dell'Associazione europea per lo studio del diabete (Easd). Lo studio pilota è stato condotto su 60 soggetti suddivisi in diabetici, prediabetici e sani ed ha utilizzato la tecnologia innovativa di un biomicroscopio.

I ricercatori hanno dunque eseguito una particolare analisi: la misurazione del livello di 'autofluorescenza' del cristallino, spiegano, "può predire chi svilupperà in futuro il diabete o il prediabete". Questo, rilevano, è molto importante poichè tra l'inizio del diabete e la sua effettiva diagnosi può esserci un lasso di tempo anche di 10 anni, e la diagnosi e l'intervento precoci possono aiutare a prevenire le complicanze di questa patologia.

"I risultati dello studio - spiega la ricercatrice Mitra Tavakoli - dimostrano che l'autofluorescenza del cristallino è significativamente maggiore nei pazienti con prediabete e diabete 2. Proprio il livello di autofluorescenza potrebbe dunque essere un forte marcatore per il controllo del diabete a lungo termine, per predire il rischio di future complicanze. Tuttavia - conclude l'esperta - ulteriori studi più ampi e di lungo termine sono necessari per confermare tali risultati".
   

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