Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Fake news a tavola, ci crede la metà degli italiani

Fake news a tavola, ci crede la metà degli italiani

Indagine UCSC Cremona, un terzo di loro le diffonde sui social

ROMA, 16 gennaio 2020, 11:44

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Oltre la metà degli italiani (58%) dichiara di aver creduto almeno qualche volta nell'ultimo anno a una fake news riguardante il cibo, una notizia relativa al mondo agro-alimentare che poi si è rivelata falsa; e di questi addirittura uno su tre (37%) ha anche condiviso la notizia falsa sui social, contribuendo alla diffusione delle "bufale alimentari". Questi i primi risultati dell'indagine condotta dal Centro di ricerca dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, campus di Cremona "Engage Minds Hub", nell'ambito del progetto CRAFT. Dalla ricerca, condotta da Guendalina Graffigna, direttore del Centro di ricerca Engage Minds Hub, emerge che le fake news davvero non risparmiano nessuna classe sociale, e in media sono le persone con almeno un diploma ed una fascia economica media ad essere più spesso preda delle fake news in ambito alimentare.
    Indipendentemente dal livello di istruzione a credere maggiormente alle fake news sul cibo sono ad esempio paradossalmente proprio coloro che si informano molto su cibi e alimentazione al fine di mantenere uno stile di vita sano e i consumatori 'più attenti' che scelgono cibi con aggiunta di vitamine o altri nutrienti o alimenti ad esempio senza presunte sostanze nocive (ad esempio senza olio di palma), senza in realtà tenere conto del reale valore nutrizionale di questi cibi.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza