Dall'11 al 14 dicembre sono stati
fermati dalla polizia stradale 38.405 veicoli durante un
servizio di "controllo ad alto impatto delle strade" su tutto il
territorio nazionale, con 1267 posti di blocco per verificare la
copertura assicurativa e la regolare revisione. Il 43% delle
violazioni accertate, 1101 su un totale di 2564, sono per
mancata revisione. Il 12,7%, 327, per mancanza della copertura
assicurativa. È quanto emerso durante la presentazione dei dati
del progetto plate Check, nel corso della conferenza stampa
nella sede di Ania a Roma. Per quanto riguarda i servizi
straordinari di verifica dei tempi di guida dei conducenti
professionali, dal 4 al 10 dicembre sono stati controllati dalla
Polstrada 4547 veicoli. Sul 39,5% di questi - 1796 di cui 1701
mezzi pesanti e 95 bus - sono stati riscontrati irregolarità, di
cui 750, il 16,5%, per mancato rispetto dei tempi di guida e
riposo. "La polizia stradale è impegnata sul fronte del
contrasto e della prevenzione. La cultura della sicurezza
stradale sarà quel fattore in più che ci permetterà di arrivare
a quel target che non è lontano. Mancano pochi anni al 2030, ma
siamo ancora in tempo per poter intervenire su questo campo
formando anche i nostri giovani a una guida più responsabile. La
guida non è attività semplice, ma complessa". A dirlo è il
direttore del servizio di polizia stradale, Filiberto
Mastrapasqua. "Il mondo che circonda veicolo è complesso ed è a
quello a cui bisogna fare riferimento non alla semplice tecnica
di guida", aggiunge. Mastrapasqua ricorda la necessità di porre
l'attenzione sul mondo che ci circonda: "monopattini, pedoni,
bus, camion sono tutti elementi che vanno a incidere sulla
circolazione stradale. Guardare il telefonino e pensare ad altro
vuol dire percorrere al buio metri di strada e non ce lo
possiamo permettere. L'imprevisto è dietro l'angolo". "La
tecnologia in futuro forse ci consentirà di avere una guida più
autonoma e in grado di rilevare ed evitare tutti i possibili
imprevisti, ma per adesso il 93% delle cause di incidentalità è
dovuta al fattore umano", conclude.
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