ROMA - Anche la prossima generazione della Range Rover Evoque, il modello 'entry level' al raffinato mondo della Land Rover, potrebbe debuttare all'inizio del 2019 con un look completamente diverso, molto simile a quello della Velar appena presentata. Lo anticipa il magazine britannico AutoExpress, solitamente molto ben informato sui fatti del Gruppo JLR, che specifica che questo intervento - dopo 600mila unità vendute dal 2011 ad oggi - non mira a 'rivoluzionare' l'Evoque ma ha modernizzarlo e a renderlo più vicino alle esigenze, sia da parte dei clienti che dei legislatori, che sono evidentemente mutate da quando è stato concepito otto anni fa. In particolare, pur mantendo la collaudata (e poco costosa) piattaforma D8 la nuova Evoque beneficerà di leggeri interventi dimensionali - sul passo (+20 mm) ma anche sulle fiancate e sul portellone - per migliorare l'abitabilità e la capacità di stivaggio dei bagagli. E' probabile che vengano eliminati alcuni 'segni' sulle porte per consentire l'utilizzazione delle stesse maniglie a scomparsa della Velar, così come saranno mutuati da questa 'sorella maggiore' i proiettori full-Led (opzionali) che andranno ad arricchire il nuovo look del frontale, con grigliatura anche in questo caso ispirata alla Velar. Previsti anche ritocchi alla coda, che sarà caratterizzata da interventi destinati ad aumentare la percezione di larghezza.

All'interno l'evoluzione sarà probabilmente più evidente, sia per lasciar spazio alle soluzioni touch che JLR sta utilizzando sempre più nei suoi modelli, sia per fare della nuova Evoque una vettura iper-connessa e ancora più adatta alla sua clientela Millenials. Confermate le tre versioni - coupé 3 porte, hatchback 5 porte e convertibile - mentre la gamma motori, restando alle potenze misurate secondo le norme Gb, quelle comunicate da AutoExpress, dovrebbe comprendere il diesel 2.0 nelle tre tarature da 148, 178 e 237 Cv e due versioni benzina da 247 e 296 Cv.