Il Politecnico di Torino ha attribuito una laurea honoris causa in ingegneria meccanica a Marcello Gandini, uno dei più celebri ed appezzati designer automobilistici italiani.
Nato a Torino nel 1938 e grande appassionato di auto e di meccanica fin dall'infanzia Gandini è stato il responsabile dello stile di Bertone succedendo nel 1980 al coetaneo Giorgetto Giugiaro.
L'elenco dei suoi progetti diventati modelli di grande successo e di vere e proprie leggende delle quattro ruote è lunghissimo. Sue le Alfa Romeo Montreal e Carabo; l'Autobianchi Runabout; le Bmw Serie 5 E1 (di produzione), 2800 Bertone Spicup e la più recente Garmisch; il prototipo Bugatti EB110; la Citroën BX di produzione e il Concept GS Camargue; la De Tomaso Pantera Si e le Ferrari Dino GT4 e Rainbow.
Ma anche le Fiat 132 e X1/9 (entrambe di di produzione); le Iso Lele e Grifo 90; la famiglia delle Innocenti Mini (90, 120 e DeTomaso tutte di di produzione); le Jaguar Pirana e Ascot e un lungo elenco di Lamborghini quasi tutte di produzione: Countach, Diablo, Espada, Jarama, Jalpa, Marzal, Miura e Urraco.
Si devono egualmente alla matita di Gandini l'iconica Lancia Stratos di serie e il Prototipo Zero che l'aveva preceduta; le Maserati Biturbo del 1988 e del 1991, Khamsin, Shamal, Ghibli II e Quattroporte IV oltre al Concept Chubasco. Tra gli altri grandi successi commerciali che sono stati firmati da Gandini la Renault Supercinque, accompagnata dalla 5 Turbo. Suo anche il Concept Magnum realizzato nel 1990 per la Losanga.
Nel corso della cerimonia che si è svolta al Politecnico di Torino, Marcello Gandini ha tenuto una applauditissima lectio magistralis, in cui ha ricordato i suoi studi classici, la scuola di piano e il momento 'chiave' un cui con il denaro ricevuto dalla famiglia per acquistare un libro di latino, riuscì ad entrare in possesso del celebre Motori endotermici di Dante Giacosa.
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