Che idea la Jeep Dune, perfetto quadriciclo elettrico per vivere agilmente e con impatto zero momenti di svago, anche in situazioni di fuoristrada non impegnativo, come alternativa più 'giovane' e avventurosa delle cugina Citroen Ami One, Fiat Topolino e Opel Rocks.
Basata, o meglio ipotizzata, sulla stessa piattaforma elettrica di Stellantis che ha dato origine ai tre modelli L6E (quadriciclo leggero che si guida senza patente dai 14 anni in su) Jeep Dune è però - per il momento - una creazione virtuale, firmata per inizitiva personale dal francese Emmanuel Klissarov, titolare dello studio Iconic Veihicle Design con sede in Provenza.
Quello di Klissarov - e lo si capisce dalla accuratezza e dalla professionalità del progetto, compreso il posizionamento nella gamma Jeep - è un nome ben noto nel mondo della creatività automobilistica, avendo lavorato per oltre 11 anni nel Gruppo Renault e per quasi 3 alla Mercedes.
La reinterpretazione in chiave Jeep che è stata fatta della Ami One e delle sue derivate convince per le soluzioni open-air e per la robustezza - reale e 'creata' graficamente - che è una prerogativa immancabile in un prodotto che deve avere il Dna Jeep.
Come in tutti i progetti che Stellantis ha basato su questa piattaforma anche Klissarov ha volutamente conservato le parti comuni - come i lati della carrozzeria, le barre delle porte, il frontale, il pannello posteriore, il paraurti e lo skid plate - allo scopo di ottimizzare la produzione.
zia, per la personalizzazione.
Jeep Dune, che riprende il nome di una versione speciale della Wrangler del 2016, punta evidentemente più sulla personalizzazione che sugli accessori off-road.
Sono previste grafiche speciali Hydro Dipping, tessuti stampati e perforati sulle barre delle porte e accessori 'giovani' come i portatutto da fissare dentro gli elementi laterali del roll-bar.
Il sasso - o meglio il pugno di sabbia delle dune - è gettato.
Emmanuel Klissarov afferma nella sua presentazione di aver immaginato questa mini-Jeep per i giovani europei della generazione Alpha.
Ma c'è da credere che, semmai i dirigenti Stellantis e Jeep ne decidessero la fabbricazione - la clientela (anche professionale tra i noleggiatori nelle località turistiche) potrebbe essere molto più estesa.
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