Per l'Europa il nome del giovane brand cinese Omoda è relativamente sconosciuto, perché il suo arrivo nei diversi mercati Ue non è stato ancora avviato e, in alcuni casi, nemmeno pianificato.
Ben diversa la situazione se si collega questa marca (presentata in Cina nello scorso aprile in occasione di Auto Shanghai 2023) al gruppo automobilistico a cui fa capo, assieme all'altro nuovo brand Jaecoo.
Omoda nasce infatti come satellite - e con il supporto dell'esperienza e dell'affidabilità ereditate dal Gruppo - della Chery International che, fondata nel 1997, conta oggi più di 1.500 punti vendita fuori dalla Cina, ed è presente in più di 80 Paesi e regioni.
In Italia, in particolare, Chery è partner storico della molisana Dr con cui collabora fin dal 2006. Nel 2022 il Gruppo ha immatricolato nel mondo oltre 1,2 milioni di auto, di cui 451mila all'estero.
Ora, dopo l'annuncio fatto nel 2022, Omoda si appresta a fare da testa di ponte per Chery in Europa e, dunque, anche in Italia. "Siamo stati per molti anni il primo costruttore cinese per esportazione di veicoli a combustione interna - aveva dichiarato allora Zhu ShaoFong, vicedirettore generale di Chery International - e abbiano intenzione di fare lo stesso con le auto elettriche e, più in generale, con veicoli a nuova energia" definizione questa che in Cina comprende anche le ibride plug-in.
Spagna, Regno Unito, Polonia e Italia sono i primi mercati scelti per il debutto europeo di Omoda, che - sempre nelle parole di Zhu ShaoFong "si concentrerà sui modelli elettrici e sull'offerta di servizi di alto livello". Le concessionarie, che sono in definizione, saranno inizialmente una quindicina nel nostro Paese. Proporranno per primo il suv Omoda 5. l'offerta riguarderà prima le sole versioni con motore 1.5 turbo a benzina da 156 Cv con cambio CVT e con un 1.6 da 197 Cv accoppiato invece ad una trasmissione doppia frizione a 7 rapporti. Solo più avanti arriveranno una versione ibrida ed una 100% elettrica.
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