Sono oltre 700 gli esperti in
rianimazione cardiopolmonare italiani ed europei che si
confrontano oggi e domani al Palazzo dei Congressi di Bologna
sui metodi e le evidenze scientifiche più avanzate sulla
gestione dell'arresto cardiaco, nel congresso promosso da
Italian Resuscitation Council (Irc), società scientifica senza
scopo di lucro riconosciuta dal ministero della Salute, che
riunisce medici, infermieri e operatori esperti in questo
settore.
Al centro dei lavori anche l'importanza della formazione sul
primo soccorso: insegnare a quanti più cittadini possibile le
manovre salvavita, come il massaggio cardiaco e l'utilizzo del
defibrillatore automatico esterno (Dae), aumenta la
sopravvivenza fino a triplicarla. Tre medici e ricercatori hanno
realizzato uno studio che ha utilizzato gli assistenti vocali
dell'intelligenza artificiale per aiutare le persone che non
hanno una preparazione specifica a intervenire in caso di
arresto cardiaco dopo aver attivato i soccorsi.
Tra le idee emerse durante i lavori e sostenute da Irc (che
quest'anno celebra i 30 anni), la proposta di insegnare il primo
soccorso a chi prende la patente di guida: nel 2023 i
neo-patentati sono stati oltre 1,1 milioni di cui più di 700mila
di età inferiore ai 21 anni (fonte ministero delle
Infrastrutture e dei Trasporti). Altro aspetto cruciale è la
diffusione capillare dei Dae sul territorio. In Emilia-Romagna
sono disponibili 8.385 defibrillatori, con una crescita di oltre
il 12% rispetto al 2023. Le persone formate al loro utilizzo
sono 500mila e sono oltre 23mila i cittadini che hanno scaricato
sui cellulari l'app gratuita 'Dae RespondER', che consente di
geo-localizzare i defibrillatori e i potenziali soccorritori più
vicini alla persona da soccorrere (fonte Ausl Emilia-Romagna).
Gli arresti cardiaci sono 400mila ogni anno in Europa, di cui
60mila circa in Italia e si stima che solo nel 58% dei casi chi
assiste intervenga con le manovre salvavita e nel 28% dei casi
anche con il defibrillatore. La sopravvivenza è di circa l'8%.
Insegnare a tutti a riconoscere un arresto cardiaco e le azioni
da compiere è essenziale in quanto la possibilità di
sopravvivenza all'arresto cardiaco diminuisce del 10% per ogni
minuto che passa.
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