Parigi nella giungla delle
biciclette. Con il rapido boom dell'uso di bici, bici elettriche
e monopattini, Parigi è sempre più in preda al caos, con
ciclisti spesso alle prime armi, sprezzanti del codice della
strada o dei semafori rossi. Dopo la morte di un altro ciclista,
travolto da un'auto martedì scorso, il prefetto di Parigi,
Laurent Nunez, sottolinea che oggi ''c'è un uso dello spazio
pubblico che va regolato''.
Intervistato da Bfmtv e Rmc, il prefetto sottolinea che
nella capitale si sta assistendo da qualche anno ad uno
''sviluppo dei modi di trasporto in bici, monopattini,
motociclisti, moto". Questa, ha proseguito, ''è stata la volontà
della sindaca di Parigi, Anne Hidalgo, una volontà politica''.
Ma anche delle ''abitudini dei parigini'', cambiate in pochi
anni con lo sviluppo delle ciclabili e delle bici elettriche che
ormai la fanno da padrone. Dopo la morte del ciclista martedì
scorso, sul boulevard Malesherbes, ''seguito un diverbio con il
conducente'' di un Suv, la giustizia ha aperto un'inchiesta per
omicidio e il sospetto di 52 anni è stato arrestato e posto in
stato di fermo. ''Ci sono fatti che lasciano pensare che l'atto
potrebbe essere volontario", ha commentato Nunez.
Interrogato sulle violenze tra utenti della strada, il
prefetto evoca ''motivi estremamente futili, che potrebbero
valere anche per il caso" di martedì. Per lui, nonostante la
crescente anarchia delle bici sulle strade della Ville Lumière,
''il numero di incidenti, il numero di feriti, riguardanti i
cosiddetti utenti 'vulnerabili''', tra cui ciclisti e pedoni,
sono ''in calo dal 4% al 25% in funzione delle categorie". Nel
2023, 226 ciclisti sono morti sulle strade di Francia, superando
per il terzo anno consecutivo la soglia dei 200 morti.
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