L'istituzione delle ztl di Area C,
relativa al centro storico, e di Area B, che comprende quasi
tutta la città, a Milano ha portato a una diminuzione del
traffico e soprattutto a un cambio parco con la circolazione di
mezzi meno inquinanti. Tanto che, come ha spiegato il sindaco
Giuseppe Sala nella sua settimanale diretta social, secondo dati
Aci, nel milanese c'è stato un -12% di auto più inquinanti e nel
resto d'Italia un -1%. È "positivo" secondo il sindaco il
giudizio sulle due ztl che hanno sempre scatenato polemiche
politiche e diviso i cittadini.
Area C attiva dal 2012 ha portato subito ad una diminuzione
di accessi nel primo anno, da 131mila a 90mila auto. "Ma vediamo
che c'è una continua discesa - ha detto Sala -, anche quest'anno
sull'anno scorso registriamo una discesa e siamo a circa 74mila
ingressi nella cerchia dei bastioni. Confrontandoli con i 131
mila del pre area C, abbiamo ridotto di circa il 45% il traffico
privato in quell'area".
Ma al di là del numero di veicoli "la cosa importante" é
anche analizzare la situazione dei tipo di auto. Nel 2019 a
Milano le auto elettriche erano l'1% del parco oggi sono il 6%,
le ibride erano il 16% ora sono il 32%, "quindi abbiamo quasi il
40% delle auto a Milano che sono tra elettrico e ibrido,
qualcosa di molto significativo". I diesel sono passati da un
parco che aveva il 51% nel 2019 a un 33% nel 2023. Con area C
poi sono aumentati gli accessi occasionali nel centro, le auto
che entrano in modo sistematico almeno 124 giorni sui 247 di
provvedimento attivo sono solo l'1%, circa il 50% entra una
volta all'anno e nel 2024 "c'è ancora una riduzione - ha
concluso Sala -. Dopo tanti anni il giudizio su area C per me é
totalmente positivo".
La ztl di Area B, che corrisponde a quasi tutta la città, ha
visto una diminuzione dei veicoli nel 2023 rispetto all'anno
precedente del 3%. "Non molto ma stiamo attenti su una cosa - ha
precisato Sala - : noi non abbiamo pensato all'area B per non
fare entrare i pendolari in città, ma per fare sì che entrino
auto più pulite". Infatti se nel 2022 erano il 40% i diesel che
entravano, nel 2023 sono al 32%, mentre le auto ibride ed
elettrice sono passate dal 10 al 16%. "Quindi a volte c'è una
polemica sugli ingressi che non sono diminuiti ma non è quello
il nostro scopo - ha detto -. Anche i numeri sulla quantità di
polveri sottili sono migliorati, abbiamo calcolato tra il 2023 e
il 2022 una diminuzione di 150 tonnellate all'anno di ossido di
azoto. Di fatto noi stiamo ottenendo quello che volevamo
ottenere e andremo avanti. Nel primo trimestre del 2024 c'è un
altro 3% in meno".
Aci Milano, qualità aria non si migliora a colpi divieti e multe
"La colpa è sempre e comunque delle auto e dei mezzi di trasporto a motore. Un disco rotto, attraverso il quale l'Amministrazione comunale non perde occasione per puntare l'indice contro ogni forma di mobilità stradale. Tutte, tranne le biciclette. Pensare a Milano, alla Città Metropolitana e alla Lombardia come un microcosmo nel quale non esistano più le auto è pura utopia. La stessa utopia di immaginare Corso Buenos Aires o altre importanti direttrici cittadine trasformate esclusivamente in piste ciclabili". Lo afferma il presidente dell'Automobile Club Milano, Geronimo La Russa, nel dibattito riguardante la qualità dell'aria e Area B e Area C nel capoluogo lombardo. "Sia chiaro - aggiunge Geronimo La Russa - tutti hanno a cuore la salute delle persone, ma i dati vanno letti compiutamente e non parzialmente. La qualità dell'aria non migliora con i divieti come Area B o Area C e le relative sanzioni destinate 'a far cassa', ma grazie a politiche strutturali a 360 gradi, prevedendo, per esempio, incentivi per chi è obbligato a sostituire la propria auto".
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