Addio al prezzo medio, sostituito dal
Qr code, incentivi per la trasformazione degli impianti in
chiave green, con il finanziamento del 50% delle spese sostenute
fino ad un massimo di 60 mila euro, e incentivi amministrativi e
di premialità se si costruisce o ristruttura un edificio in
un'area dove è presente un impianto dismesso (bonus volumetrico
del 10% in più, rispetto a quanto normalmente previsto). Sono
alcune delle novità che saranno contenute nel ddl di riordino
del settore carburanti che, annuncia il sottosegretario al
Mimit, Massimo Bitonci, approderà a breve in cdm. "Le nuove
autorizzazioni - spiega Bitonci - arriveranno entro 90 giorni in
forma espressa: scompare il silenzio assenso e dal 2025 saranno
subordinate alla distribuzione di almeno un prodotto diverso dai
combustibili fossili. In merito alla contrattualistica, si
tipizza il contratto d'appalto con l'inserimento di prescrizioni
minime". Il sottosegretario spiega infine che "viene superata
l'esposizione del cartello sul prezzo medio con l'introduzione
del Qr Code, e si elimina l'indicazione del differenziale tra
servito e self service".
"Siamo alla fase conclusiva che culminerà, a breve, con
l'approdo in Consiglio dei ministri del ddl di riordino della
rete carburanti, un provvedimento che la categoria attendeva da
più di 20 anni", afferma Bitonci durante il tavolo sulla filiera
carburanti in corso al Mimit, alla presenza del ministro Adolfo
Urso. "Questa proposta - sottolinea - è il frutto di un anno di
tavoli di lavoro, che ci hanno permesso di rivedere la
regolamentazione del regime delle autorizzazioni, i contratti,
le indicazioni del cartello, la razionalizzazione e la
riconversione degli impianti. Un settore strategico per il Paese
che negli ultimi anni ha sofferto di un forte abusivismo,
fenomeno che stiamo contrastando attraverso l'interoperabilità
delle banche dati". Le misure sono state elaborate di concerto
con il ministero dell'Ambiente, sottolinea ancora Bitonci che in
una nota ringrazia tutte le associazioni "per i loro contributi
e la fattiva collaborazione".
Assoutenti, meno benzinai, vendano anche bollo e rc auto
Ridurre il numero degli impianti e liberalizzare settore alla vendita di altri prodotti. E' quanto chiede Assoutenti in vista della riforma della rete di distribuzione dei carburanti, proponendo che i benzinai diventino "stazioni di servizio a 360 gradi con beni e servizi legati al settore auto, dal bollo alla rc auto, e non solo".
L'associazione esprime soddisfazione per il ddl di riordino della rete, al centro oggi di un apposito tavolo al Mimit. "Le linee essenziali vanno nella direzione da noi auspicata, perché prevedono misure tese a migliorare la distribuzione degli impianti sul territorio e aumentare i profitti degli operatori tramite la vendita di altri prodotti e non di soli carburanti, primo passo per ottenere una riduzione strutturale dei listini alla pompa - spiega il presidente onorario e responsabile energia di Assoutenti, Furio Truzzi - Siamo pronti a discutere la riforma al Cncu di cui Bitonci è presidente e a cui va il nostro appoggio, per dare il contributo dei consumatori a questo importante disegno di legge, sostenendo la riduzione del 20% del numero degli impianti di carburante in modo da aumentare la capacità commerciale di quelli rimanenti ed eliminare qualsiasi scusante a prezzi alla pompa che continuano ad essere eccessivamente alti in Italia".
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