Una mostra fotografica per
raccontare Ayrton Senna, l'uomo dietro al pilota: 94 scatti
inediti in bianco e nero a comporre il numero 94, l'anno della
tragica morte in seguito al terribile incidente sul circuito del
Santerno, a Imola, durante il Gran Premio di San Marino, che
raccontano con gli occhi dei fotografi Mirco Lazzari e Angelo
Orsi le gesta indimenticabili di Senna ma anche, con grande
sensibilità ed attenzione, il lato umano ed intimo dell'uomo
Ayrton. Frammenti della sua attività agonistica e della sua vita
privata con i quali la città di Imola vuole ricordare il
campione brasiliano nell'ambito delle celebrazioni del
trentennale della morte. La mostra - 'Magic. Ayrton Senna/Imola
1994-2024' - sarà aperta nel quadriportico del Museo San
Domenico dal 21 marzo, giorno della nascita del pilota, al 2
giugno, dal venerdì alla domenica.
Soprannominato 'Magic' (da qui il titolo della mostra), Senna
è considerato uno dei più grandi piloti di tutti i tempi e una
delle figure più rappresentative ed iconiche della Formula 1 e
dell'automobilismo in generale. Detiene tuttora il record di
vittorie sulla pista di Montecarlo: sei, di cui cinque
consecutive fra il 1989 e il 1993 e, complessivamente, 41 Gran
Premi vinti. È il quinto pilota più vincente nella storia della
Formula 1. La sua carriera nella massima categoria
automobilistica fu contraddistinta dal dualismo con il francese
Alain Prost, suo compagno in McLaren nel biennio 1988-1989, una
delle più intense e accese della storia della Formula 1 e dello
sport in generale.
"Immagini - commenta il fotografo Mirco Lazzari - che entrano
nel cuore di chi osserva perchè sono vere e non posate. Dettagli
colti al volo perchè scattate da chi Ayrton lo conosceva a
fondo, intuiva e ne sapeva catturare le sfumature. Fotografie
che ancora oggi a guardarle ti bloccano il respiro e ti fanno
rivivere il momento. Una mostra interamente in bianco e nero
perchè, come i ricordi, nel tempo i colori si sbiadiscono,
diventano dapprima tenui per poi assumere le tonalità del bianco
e nero. Togliendo il colore viene tolto il superfluo e rimane
l'essenza".
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