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Da pedaggio a quartieri recintati, i modelli anti-smog in Europa

Da pedaggio a quartieri recintati, i modelli anti-smog in Europa

Londra, Barcellona, Parigi e Amburgo all'avanguardia

ROMA, 01 marzo 2024, 12:19

Redazione ANSA

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© ANSA/EPA
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C'è chi, come Londra, consente l'ingresso nella Ztl ai veicoli più inquinanti dietro al pagamento di un pedagglo, chi come a Barcellona ha sviluppato un modello a superblocchi, cioè grandi isolati il cui perimetro può essere percorso dalle auto, e chi come Parigi sta sperimentando 'la città dei 15 minuti' dove le attività sono raggiungibili in questo intervallo di tempo a piedi o in bicicletta da casa. Sono sono alcuni dei modelli di mobilità amici dell'ambiente e della salute illustrati a Milano nel corso della conferenza 'RespiraMi' e basati anche sull'analisi di 16 studi condotti sulle Ztl in Germania, Giappone e Regno Unito. Un dato è chiaro, secondo i ricercatori: le Ztl funzionano e sono legate alla diminuzione dei problemi a carico dell'apparato cardiovascolare, con meno casi di ipertensione, ricoveri, morti per infarto e ictus. In particolare, uno studio tedesco su dati ospedalieri di 69 città con Ztl ha riscontrato un calo del 2-3% dei problemi cardiaci e del 7-12% degli ictus, con benefici (soprattutto per gli anziani) che hanno comportato un risparmio di 4,4 miliardi di euro per la sanità. A fare scuola, tra i vari modelli, è quello di Londra, la cui Ztl (la Ulez) è stata definita dall'Oms un esempio per tutti i sindaci del mondo'. Ma hanno sviluppato nuovi modelli urbani per ridurre lo smog anche Barcellona, dove i veicoli possono circolare solo nelle aree perimetrali dei grandi isolati, mentre le aree interne vengono restituite a residenti, pedoni e ciclisti, Parigi che sperimenta la città dei 15 minuti, e Amburgo che prevede di eliminare le auto entro il 2034. Il cambiamento, secondo gli esperti, potrebbe accelerare con la nuova direttiva europea sulla qualità dell'aria sulla quale si è da pochi giorni raggiunto un accordo interistituzionale a Bruxelles. Il documento ha avvicinato gli standard europei con le linee guida dell'Oms riducendo drasticamente i livelli massimi di concentrazioni annuali di PM2,5 (da 25 ai 10 mg/m3) e di biossido di azoto (da 40 a 20 mg/m3) che ogni stato dovrà rispettare entro il 2030. Limiti più severi sono previsti anche per il biossido di zolfo, per l'ozono, per i metalli pesanti come l'arsenico, piombo o nichel.
    "Sono tuttavia state previste deroghe per aree dove il rispetto dei nuovi limiti è più difficile, fra cui la Pianura Padana, ma le conseguenze per la salute potrebbero essere molto pesanti: uno studio pubblicato su International Journal of Public Health stima che il rinvio di 10 anni dell'adempimento ai nuovi limiti sulla qualità dell'aria potrebbe causare in Europa quasi 330.000 morti premature, un terzo delle quali nel nostro Paese", conclude Sergio Harari. della Divisione di Malattie dell'Apparato Respiratorio e Divisione di Medicina Interna dell'Ospedale San Giuseppe MultiMedica Ircss.
   

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