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T&E, l'Italia continua a sostenere le auto inquinanti

T&E, l'Italia continua a sostenere le auto inquinanti

ROMA, 01 febbraio 2024, 19:35

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Vogliamo provare a guardare il bicchiere mezzo pieno, e c'è da riconoscere che i nuovi incentivi ripristinano un differenziale economico più efficace tra la mobilità a zero emissioni e quella inquinante: speriamo questo possa davvero sostenere l'elettrico e aiutare a decarbonizzare la nostra flotta nazionale, ormai tra le più vecchie e inquinanti in Europa. Per contro, il sostegno che l'Italia continua a garantire, con soldi pubblici, a mezzo obsoleti, inquinanti e dannosi per il clima è impossibile da giustificare".
    Con queste parole Andrea Boraschi, direttore dell'ufficio italiano di Transport & Environment (T&E), ha commentato il nuovo schema di incentivi presentato oggi dal ministro Urso al tavolo automotive promosso dal governo.
    Secondo T&E, l'Italia è parte di un esigua minoranza di Paesi europei (solo tre) che ancora garantiscono misure di sostegno alle auto endotermiche, ed è l'unico che premia con incentivi l'acquisto di veicoli che emettono fino a 135 grammi di CO2 per chilometro, altrove ritenuti inquinanti e disincentivati con specifiche misure fiscali. Ancor più deleterio, secondo T&E, l'incentivo annunciato dal governo per acquistare auto usate con emissioni fino a 160 gr CO2/km.
    L'ong critica i sostegni alle ibride plug-in (già abbandonati o mai previsti in molti altri Paesi europei) e giudica troppo bassi i massimali di costo per i veicoli elettrici che possono godere degli incentivi. Infine, secondo T&E, la maggiorazione prevista per i redditi più bassi (Isee inferiori ai 30mila euro) non è la politica più efficace per garantire l'accesso alla mobilità pulita alle fasce a basso reddito.
    "L'impressione - conclude Boraschi - è che questi incentivi siano il frutto di una contrattazione a due, tra il governo e Stellantis, più che una vera politica nazionale".
   

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