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Dacia inquadra l'obiettivo Dakar con Sandrider

Dacia inquadra l'obiettivo Dakar con Sandrider

Presentato prototipo per rally raid e Dakar a patire dal 2025

MILANO, 30 gennaio 2024, 12:00

Redazione ANSA

ANSACheck

Dacia inquadra l 'obiettivo Dakar con Sandrider - RIPRODUZIONE RISERVATA

Dacia inquadra l 'obiettivo Dakar con Sandrider -     RIPRODUZIONE RISERVATA
Dacia inquadra l 'obiettivo Dakar con Sandrider - RIPRODUZIONE RISERVATA

Dacia alla prova dei rally raid con obiettivo Dakar. La casa automobilistica ha svelato oggi Sandrider, ovvero il prototipo con cui il brand parteciperà nel 2025 alla Dakar e al Campionato Mondiale di Rally-Raid.
    Sandrider è Ispirato alla concept car Manifesto ed è stato appositamente progettato per i rally-raid, avvalendosi delle competenze sportive di Renault Group e potendo contare sui team di Prodrive, azienda britannica specializzata nel motorsport.

    Obiettivo dichiarato: performance per la vittoria.
    "La Dakar è come noi - ha dichiarato Denis Le Von, Ceo di Dacia - perché è un'avventura. Parteciperemo anche perché questo contesto è un laboratorio a grandezza naturale per la mobilità senza emissioni. Abbiamo scelto i migliori partner, con i quali abbiamo lavorato all'auto, cosi come un grande team di piloti".
    Questo prototipo sfrutta tutte le possibilità offerte dal regolamento della categoria Ultimate T1+, puntando sull'agilità e sulla leggerezza e rispondendo con precisione alle esigenze essenziali di piloti e copiloti. Questi ultimi sono stati attivamente coinvolti fin dalla genesi di Sandrider.
    Prima delle tante sessioni di test previste e fin dalle prime fasi del lavoro, hanno infatti contribuito trasmettendo la loro ricca esperienza ai designer e agli ingegneri, soprattutto con sessioni di progettazione molto concrete utilizzando la realtà virtuale.
    A vantaggio di pilota e copilota vanno alcuni dettagli come il cofano anteriore corto, spiovente e flottante che scompare dal campo visivo dell'equipaggio, così come il ricorso alla vernice antiriflesso come in aviazione, applicata sulla parte superiore della plancia per ottimizzare la visibilità.
    Nell'abitacolo, Sandrider si distingue per il cruscotto modulare che consente a ogni singolo equipaggio di adattare a piacimento l'ergonomia e la disposizione di alcuni elementi in base alle proprie preferenze.
    Per essere in grado di superare le prove della Dakar e degli altri rally-raid, il veicolo è stato dotato di sottoscocca e paraurti rinforzati, carrozzeria in carbonio, ma anche sospensioni (a doppio triangolo) e trasmissione 4X4 adatte alle condizioni estreme dei rally-raid. L'innovativo sistema elettrico permetterà a tutti gli accessori di bordo di mantenere una potenza ottimale, anche in condizioni estreme.
    Gli ingegneri hanno lavorato anche sulla leggerezza per ridurre il consumo di carburante e l'aerodinamica di Sandrider è stata particolarmente curata. Gli ingegneri sono riusciti a ridurre del 10% la resistenza e del 40% la portanza rispetto ai prototipi comparabili.
    Sandrider è dotato di un motore alimentato da un carburante sintetico fornito da Aramco e prodotto combinando l'idrogeno rinnovabile con la Co2 catturata, ottenendo così un prodotto a basso contenuto di carbonio compatibile con i motori odierni.
    La prima gara fissata per Sandrider è quella del Rally del Marocco 2024, appuntamento del Campionato Mondiale di Rally-Raid (W2RC) che si svolgerà dal 5 all'11 ottobre. Il team dei Dacia Sandriders sarà composto da Sébastien Loeb, con Fabian Lurquin come copilota, Cristina Gutierrez Herrero con Pablo Moreno Huete, oltre Nasser Al-Attiyah che comunicherà il co-pilota più avanti. 
   

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