Ascolto, approccio diretto e una visione chiara del lavoro e del futuro. Sono queste alcune delle parole chiave che hanno portato il Gruppo Renault Italia ad entrare nell'elenco delle aziende virtuose certificate Top Employers, riconoscimento che, dopo un'attenta analisi delle politiche e delle strategie HR aziendali, assegna loro un punteggio certificato. "Sono rientrato in Italia a fine 2020 - ha commentato Giuseppe Mantegna, direttore delle risorse umane Gruppo Renault Italia - per occupare questo posto di lavoro.
In pieno Covid abbiamo avuto una fase di riorganizzazione per ragionare sul reale potenziale inespresso di questa filiale, in termini di risorse umane. Ho pensato agli asset di sviluppo e in particolare al benessere dei collaboratori, alla leadership e all'inclusione, oltre che al cosiddetto employer branding". Fondato più di 30 anni fa, Top Employers Institute ha certificato in 121 Paesi di tutto il mondo 2.053 aziende che, grazie alle loro eccellenze in ambito HR, hanno generato un impatto positivo sulla vita di oltre 9,5 milioni di persone.
"Al di la delle mode - ha detto Mantegna - la direzione da prendere è stata chiara dopo gli incontri con il management e con i collaboratori. Due delle parole chiave per me sono state quelle di prossimità e di ascolto. La richiesta era quella di una visione chiara e di un approccio diretto. Mi è nata l'idea di Top Employers, partendo dalla necessità di capire, con l'ausilio di un istituto esterno di certificazione, quali fossero le reali condizioni all'interno dell'azienda". Nel corso degli ultimi due anni, il Gruppo francese si è distinto per le attività dedicate alla People Strategy, alla Diversity & Inclusion e all’Employer Branding. In tema di People strategy, ad esempio, è stato concluso con il 'Celebration Day', che proclamava i progetti vincitori, il programma 'Renaulution up!', lanciato nel 2022 per approfondire la conoscenza del piano strategico Renaulution ed ingaggiare i collaboratori alla trasformazione interna della propria area.
" I responsabili HR - ha commentato ancora Mantegna - fino a vent'anni fa si occupavano di stipendi, assunzioni e licenziamenti, oltre che al rapporto con i sindacati. Oggi, tutto questo è rimasto, con l'aggiunta però di tutta una serie di attività imprescindibili. Il primo riscontro esterno sulle attività si è attestato al 58% (non certificato). Da lì, abbiamo cominciato a mettere in pratica tutto il necessario per migliorare, fino ad arrivare al 75% di oggi (certificato) ottenuto attraverso tutta una serie di macro e micro progetti".
Tra le numerose attività interne, nel 2023 è continuato il percorso di Leadership Empowerment, integrando la formazione con l’utilizzo di una piattaforma digitale, SkillGym, attraverso la quale esercitare e sviluppare alcune competenze manageriali, affrontando di volta in volta interlocutori differenti con i quali confrontarsi. "L'approccio è stato sempre quello dell'ascolto - ha concluso Mantegna - anche attraverso sondaggi che hanno permesso di individuare le aree sulle quali intervenire. Il punto chiave era agganciarci al piano Renaulution per metterlo in pratica nella vita aziendale quotidiana. Anche la leadership è stata rivista, per adattarne il modello alla luce dei nuovi bisogni. Da li sono nati cinque progetti che sono stati votati e oggi stiamo sviluppando. L'obiettivo era anche trovare i modi migliori per tornare a lavorare insieme, nella fase post Covid".
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