Sequestro da 270mila euro a
Campobasso nell'ambito di una indagine sulla compravendita di
auto. La confisca di denaro e di beni è stata richiesta dalla
Procura e disposta dal Giudice per le indagini preliminari. In
particolare, tale provvedimento è stato emesso nei confronti di
un soggetto, indagato per i reati di dichiarazione fraudolenta e
di omessa presentazione della dichiarazione dei redditi.
L'indagine, che ha interessato più società facenti capo alla
stessa persona e diverse annualità di imposta, ha consentito di
scoprire l'esistenza di un complesso sistema criminoso
organizzato dall'indagato nell'ambito del commercio delle
autovetture, per realizzare il quale veniva predisposta falsa
documentazione inerente la compravendita delle vetture. "In
particolare - ha spiegato il procuratore Nicola D'Angelo -, la
società molisana di cui l'indagato risultava il legale
rappresentante procedeva a vendere le auto ad altre società con
sede in Polonia e Bulgaria, sempre da questi gestite, ed il cui
unico scopo era quello di interporsi fittiziamente nelle
compravendite, facendole figurare dunque come cessioni
intracomunitarie esenti Iva". La fase successiva del
meccanismo illecito prevedeva poi che queste stesse autovetture,
dopo pochi giorni, venissero rivendute e immatricolate in Italia
attraverso la predisposizione di documentazione falsa, che
attestava, contrariamente al vero, che il singolo e ignaro
acquirente si era recato nel paese Europeo per acquistare
l'autovettura, e che pertanto nulla doveva in termini di Iva in
Italia. "In questo modo l'indagato - ha concluso il procuratore
-, per il tramite della società molisana, realizzava fittizie
vendite intracomunitarie alle sue stesse società estere,
trattandosi, al contrario, di autovetture che, non avendo mai
lasciato il territorio dello Stato, venivano vendute
direttamente dalla società Italiana ai clienti italiani".
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