Dopo la sentenza del Tar sul decreto
Urso sul cartello dei prezzi medi dei carburanti che lo ha
dichiarato illegittimo, i gestori deve mantenere il cartello
privo però di qualsiasi cifra. E' l'indicazione che arriva dalla
Fegica in una nota nella quale si ricorda che gli obblighi e le
sanzioni previsti dal decreto sono attualmente decaduti. "Il
Ministero competente ha dichiarato che provvederà immediatamente
a proporre il ricorso contro tale sentenza del Tar, presso il
Consiglio di Stato, in sede di appello", ricorda poi Fegica
precisando che "il Consiglio di Stato tuttavia potrebbe assumere
una decisione in merito (sospensiva della Sentenza del Tar,
fissazione della udienza) in un periodo abbastanza lungo, il che
lascerebbe al momento un vuoto normativo. Inoltre, un eventuale
nuovo decreto emanato dal governo sarebbe al momento
impraticabile e soggetto a immediato blocco, dato l'appello
pendente". Fegica sottolinea comunque che "rimangono in vigore
tutte le altre norme in materia di comunicazione dei prezzi
all'Osservatorio del MIMIT e di esposizione di tutti gli altri
cartelli sulle modalità di vendita e sui prodotti speciali".
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