Con la fine del mese di marzo, i
monopattini elettrici presenti nel capoluogo trentino con il
servizio di "sharing" si dimezzeranno, passando dagli attuali
400 a duecento mezzi. La società Bit Mobility ha infatti
comunicato al Comune di Trento la decisione di rinunciare al
servizio prima della naturale scadenza del contratto, previsto
per il 31 agosto 2024, perché ritenuto economicamente
svantaggioso e per l'incertezza normativa in merito
all'introduzione dell'obbligo del casco. Lo ha reso noto il
sindaco di Trento, Franco Ianeselli, in conferenza stampa.
Bit Mobility inizierà il ritiro dei propri monopattini presenti
sul territorio con il prossimo 15 marzo. A Trento rimarranno di
conseguenza solamente i 200 monopattini della società Vento
Mobility. "Nei prossimi mesi effettueremo una valutazione sul
sistema di trasporto in 'sharing' e sull'integrazione con la
mobilità urbana complessiva, perché abbiamo visto che i
monopattini elettrici vengono utilizzati solo per tragitti brevi
(inferiori ai 2 chilometri) e non come alternativa
all'automobile privata. Ci diciamo però stupiti per la crociata
che c'è stata contro questo sistema di trasporto innovativi,
forse dovuto al fatto che siamo assuefatti dalla presenza delle
automobili", ha affermato Ianeselli. Il servizio di
monopattini in sharing a flusso libero è attivo a Trento dalla
fine di novembre 2020. Dal gennaio del 2022 a Trento sono stati
registrati oltre 371mila i noleggi di monopattini, per un totale
di oltre 888mila chilometri percorsi. L'andamento del servizio
varia a seconda delle stagioni, con maggiore utilizzo dalla
primavera all'autunno. Il servizio, nato inizialmente come
strategia per l'adeguamento della mobilità urbana al contesto
della pandemia, ha visto una serie di correttivi e adeguamenti,
tra cui l'introduzione di 40 aree di sosta a tariffa agevolata e
l'incremento delle aree interdette. Nel corso del 2023 sono
state comminate 215 sanzioni per uso scorretto; 46 sono le
sanzioni da gennaio 2024.
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