Solo il 17% delle auto elettriche
vendute in Europa nel 2023 è costituito da veicoli compatti del
segmento B, tipicamente più economici, mentre per le auto a
combustione interna la quota corrispettiva è del 37%. In Italia
gli stessi dati mostrano una sproporzione ancora maggiore: il
20% del venduto annuo elettrico è nel segmento B, mentre per le
auto a benzina o diesel la quota corrispettiva arriva al 47%.
È quanto emerge dall'ultima ricerca realizzata da transport &
environment, l'organizzazione europea ambientalista e
indipendente, secondo cui le case automobilistiche stanno
rallentando l'adozione dei veicoli elettrici dando priorità alle
vendite di Bev (battery electric vehicles) più grandi e costose.
Tra il 2018 e il 2023, secondo i dati di T&E, sono stati
lanciati solo 40 modelli completamente elettrici nei segmenti
compatti (A e B), rispetto ai 66 modelli di grandi dimensioni e
di lusso (D ed E) immessi sul mercato nello stesso periodo.
L'analisi di T&E (ricavata dai dati di Dataforce) mostra
come, nel 2023, il 28% delle vendite di auto elettriche, in
Europa, si colloca nel segmento D, quello delle auto di grandi
dimensioni (il dato nazionale italiano è il 29%); per le auto
endotermiche la quota corrispettiva è appena del 13% (solo il 7%
in Italia).
Il prezzo medio di un'auto elettrica a batteria, in Europa,
dal 2015 a oggi è aumentato del 39% (+18.000 euro) mentre in
Cina è diminuito del 53%. Ciò è dovuto principalmente al fatto
che i produttori europei si concentrano in modo sproporzionato
sulle auto di grandi dimensioni e sui Suv, che comportano un
sovrapprezzo.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA