L'Alfa Romeo estende la sua gamma a ruote alte nel segmento B con la Junior, che è lunga 4,17 metri e va a competere direttamente con vetture di successo come la Ford Puma, la Fiat 600, la Jeep Avenger, la Renault Captur, la Toyota Yaris Cross e la Lexus LBX pur essendo definita da quell'aurea sport-premium relativa al marchio del Biscione. Il suo nome in origine era Milano, e questo ha dato adito a più di qualche discussione, che alla fine non ha fatto altro che accrescere l'hype intorno alla novità del momento.
Realizzata sulla piattaforma Stellantis CMP, presenta sia una variante ibrida che due versioni elettriche, con potenze che vanno da 136 CV a 280 CV, ed un carattere che non ha nulla da invidiare alle Alfa Romeo più grandi. Esteticamente, sfoggia una linea affilata, con un frontale caratteristico in cui lo scudetto del brand è stato reinterpretato in chiave moderna: una soluzione capace di far storcere il naso ai puristi ma in linea con il processo evolutivo del brand. La versione Veloce della nostra prova, inoltre, è impreziosita dai cerchi da 18 pollici con design a fori, dal body kit nero con inserti Rosso Brera, e dai vetri posteriori oscurati. Il retro della vettura, con i fari che inglobano una sorta di spoiler richiamano una soluzione rivisitata che fu dell'Alfasud Ti, mentre un altro elemento aerodinamico spunta dalla zona superiore del lunotto.
Quest'ultimo è piuttosto inclinato e, insieme alle maniglie posteriori annegate nei montanti, regala una vista laterale con proporzioni da coupé.
L'Alfa Romeo Junior, che è fra le 7 finaliste del prestigioso premio Car of the Year, si lascia guardare, sia che abbia una livrea chiara che ne evidenzi i tratti stilistici, sia che indossi una verniciatura scura capace di renderla più elegante e misteriosa. La parentela con altre vetture della galassia Stellantis appare ben dissimulata, merito del lavoro del centro stile di Torino. L'intenzione di rendere la Junior diversa dalle cugine si evince anche dall'abitacolo, che richiama altri modelli Alfa Romeo, per via della strumentazione digitale a cannocchiale, e sottolinea la vocazione per la guida anche attraverso lo schermo per l'infotainment rivolto verso il guidatore.
Alcune plastiche rigide sulla plancia e sui pannelli porte, unite all'assenza delle bocchette d'areazione posteriori, ricordano che si tratta di una vettura di segmento B.
L'abitabilità è buona per 4 persone, mentre il tunnel centrale rende poco agevole la permanenza di un eventuale quinto passeggero. Curata la connettività, grazie all'assistente vocale che sfrutta l'intelligenza artificiale Chat GPT, al collegamento ad Apple CarPlay e ad Android Auto senza cavo, ed alla presenza del piano di carica ad induzione. Non mancano prese USB ed USBC, mentre i comandi sul tunnel centrale riprendono quelli di altri modelli del gruppo Stellantis.
La versione ibrida, oggetto della nostra prova e che è stata presentata al recente salone dell'auto di Parigi, inoltre, presenta un bagagliaio che va da 415 a 1.280 litri ed è leggermente più ampio di quello delle versioni EV, che possono contare su una capacità carico compresa tra 400 e 1.265 litri.
Sotto pelle ritroviamo il sistema ibrido leggero da 48 volt associato al 1.2 turbo benzina a 3 cilindri da 136 CV, che a sua volta è accoppiato ad un cambio automatico a doppia frizione a 6 rapporti. Un propulsore che offre una guida briosa quando viene sfruttato nei tratti misti o si guida privilegiandone l'allungo.
La vettura, inoltre, asseconda una condotta impegnata grazie ad un assetto ben studiato, con una taratura delle sospensioni che limita il rollio, ed un'impronta a terra importante, per via delle ruote da 18 pollici. Se le prestazioni indicano uno scatto da 0 a 100 km/h coperto in 8,6 secondi, ed una velocità massima di 206 km/h, il consumo di carburante, nei percorsi extraurbani, può sfiorare i 20 km/l. In generale, si apprezza lo sterzo preciso, e un comfort di marcia comunque adeguato ad un utilizzo quotidiano anche se l'assetto porta la firma Alfa Romeo. Preciso e non invadente l'intervento degli aiuti alla guida, che possono essere gestiti anche attraverso il monitor centrale per adattarli alle esigenze del momento.
Per entrare in possesso di un'Alfa Romeo Junior ibrida il prezzo d'accesso alla gamma è di 29.900 euro, mentre la variante Speciale, dotata di ulteriori elementi estetici, di un comparto ADAS particolarmente ricco, del portellone posteriore elettrico hands free e persino dei sedili riscaldati, ha un listino di 31.900 euro.
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