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Alfa Romeo Stelvio 2.2 Q4 Tributo Italiano: stile e dinamica

Alfa Romeo Stelvio 2.2 Q4 Tributo Italiano: stile e dinamica

Dettagli di design e dotazione al top per il Suv del biscione

ROMA, 02 novembre 2024, 16:30

Redazione ANSA

ANSACheck
Alfa Romeo Stelvio Tributo Italiano - RIPRODUZIONE RISERVATA

Alfa Romeo Stelvio Tributo Italiano - RIPRODUZIONE RISERVATA

L'Alfa Romeo Stelvio rilancia con una serie speciale denominata Tributo Italiano, offerta anche su Giulia e Tonale, e pensata per omaggiare il made in Italy.
    L'abbiamo guidata nella variante spinta dal 2.2 turbodiesel che unisce prestazioni a consumi ragionevoli.Con il body kit dello stesso colore della carrozzeria, unito ai cerchi neri da 21 pollici, da cui spuntano le pinze dei freni rosse, al tetto nero, ed ai retrovisori neri, ma con il tricolore ben impresso, la Stelvio Tributo Italiano si fa notare, eccome, soprattutto nella livrea Rosso Alfa, che è una delle tre disponibili insieme al Bianco Alfa ed al verde Montreal. Per il resto, le proporzioni sono quelle del Suv del biscione: intriganti, quasi da coupé nella zona posteriore, impreziosite dai gruppi ottici a LED introdotti con il restyling nella vista anteriore.
    L'abitacolo accoglie bene guidatore e passeggero anteriore con sedili sportivi rivestiti in pelle traforata con cuciture, inserti rossi e tanto di logo ricamato sui poggiatesta. Anche dietro, sul divano, non mancano le cuciture rosse, e c'è spazio abbondante per 2 persone. Le stesse cuciture le ritroviamo su plancia e pannelli porta. La posizione di guida è sempre precisa, con il sedile ben centrato, un'altezza da terra più elevata di quella della Giulia ma non eccessiva, ed un volante che lascia spazio dietro di sé alle palette per cambiare marcia manualmente. Bella la strumentazione digitale con diverse grafiche disponibili, tra cui quella vintage, decisamente apprezzabile e carica di fascino. Forte del restyling, la Stelvio Tributo Italiano offre un sistema d'infotainment aggiornato, che dialoga bene con lo smartphone e lavora in maniera concreta utilizzando il controller al centro del tunnel tra i sedili. Nella dotazione, inoltre, non manca il climatizzatore bi-zona, il volante riscaldato ed un impianto audio con 14 altoparlanti e subwoofer, griffato Harman Kardon.

 

    Un'Alfa Romeo però fa la differenza nella guida, tra le curve, e questa Stelvio, con la sua piattaforma nobile, la Giorgio, porta con orgoglio il marchio del biscione. Infatti, nasconde sotto pelle delle autentiche raffinatezze, come l'albero di trasmissione in carbonio, oltre al motore 2.2 turbodiesel da 210 CV e 470 Nm di coppia massima che la spinge, coadiuvato da un ottimo cambio automatico ad 8 rapporti, da 0 a 100 km/h in 6,6 secondi e fino a 215 km/h di velocità massima, dove consentito. Al di là dei numeri, però, sono l'agilità nel misto, la solidità nelle curve lunghe, e la precisione del volante a renderla coinvolgente anche nella guida di tutti i giorni. Infatti, con un consumo di circa 14-15 km/l di media, è una vettura ottima anche per l'utilizzo quotidiano, nonostante le dimensioni importanti, e valida nei viaggi. La trazione integrale, con un'erogazione della coppia che, normalmente, è preponderante al posteriore, garantisce ulteriore sicurezza e aiuta quando le condizioni climatiche non risultano favorevoli.
    Tanti gli aiuti alla guida presenti, in pratica ci sono tutti quelli che ci si aspetta di trovare su un'auto del genere, dal cruise control adattivo, al sistema che riporta l'auto in carreggiata, passando per la frenata automatica d'emergenza, ed altri ancora. Ma la Stelvio è una vettura che ha una meccanica di fondo così evoluta che già di base offre una dinamica superiore alle media, un comportamento che viene implementato sul fronte della sicurezza dagli ADAS.
    Al vertice della gamma Stelvio, Quadrifoglio a parte, la Tributo Italiano con la motorizzazione 2.2 turbodiesel ed una dotazione completa, ha un costo superiore ai 70.000 euro.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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