"Abbiamo dato mandato" per un ricorso
"al Consiglio di Stato", dopo la sentenza del Tar del Lazio, che
prevede l'annullamento del decreto con il quale sono state
stabilite le modalità dell'obbligo di comunicazione da parte
degli esercenti dei prezzi dei carburanti. "I cartelli sono
ancora esposti" e continueranno ad essere esposti, "la strada è
giusta è verrà percorsa fino in fondo". Lo dice il ministro
delle Imprese e Made in Italy Adolfo Urso interpellato a margine
di un evento del Comitato Leonardo alla Camera.
"I benzinai che hanno senso di responsabilità hanno
apprezzato anche loro la misura, che ha consentito di ridurre il
margine delle grandi aziende petrolifere e in qualche misura ai
benzinai di essere riscattati perché oggi nessuno pensa più che
vi sia speculazione da parte loro", sostiene il ministro.
Per Urso quella del Tar è una "decisione piuttosto singolare
che riguarda le modalità di applicazione, non il merito del
provvedimento che per noi è assolutamente valido peraltro
estremamente efficace". "Basta vedere il prezzo dei carburanti
oggi in continua discesa", rimarca Urso secondo cui "la strada è
giusta e verrà percorsa fino in fondo".
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