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Asaps, cellulari alla guida? Subito sospensione della patente. No ai 150 km/h in autostrada

Allarme per l'assenza di etilometri sulle strade

Redazione ANSA

Contrari "anche alla sola possibilità" di concedere l'aumento a 150 km/h su certe autostrade, subito sospensione della patente per l'uso del cellulare alla guida e allarme per l'assenza degli etilometri sulle pattuglie delle forze dell'ordine: sono tra i punti affrontati oggi dall'Asaps, l'Associazione sostenitori Polstrada, in audizione alla Commissione Trasporti della Camera nell'ambito della discussione e approvazione dei vari disegni di legge di riforma del Codice della strada.

"Non è più rinviabile - sottolinea in particolare il presidente Giordano Biserni - l'inasprimento delle sanzioni accessorie per chi guida distratto da telefonini e smartphone. Serve da subito la sospensione della patente alla prima violazione, in Italia è prevista solo nei casi di recidivi nel biennio. Peccato che non esista una banca-dati nazionale delle violazioni amministrative mentre quella sui punti-patente viene spesso aggiornata con grave ritardo".

Per quanto riguarda gli etilometri, aggiunge Biserni, "ce ne sono centinaia in attesa al Centro di revisione di Milano, unico in Italia. Non è più ammissibile che l'ufficio preposto a Roma, il Csrpad, sia fermo per manutenzione da 26 mesi, non è degno di un Paese civile". L'Asaps si dice poi "favorevole, ma con una normativa prudente", alla possibilità per le bici di circolare controsenso su strade di quartiere dove vige già il limite di 30 km/h: "altro discorso è invece prevederlo in città ad altissima vocazione ciclistica come i centri di pianura in Emilia-Romagna e Veneto".

Codice strada: Morelli (Lega), innalzare limiti è bisogno 
"L'audizione di Asaps ha sollevato una questione interessante inerente al dibattito sul nuovo codice della strada e, nello specifico, quello sull'innalzamento del limite di velocità a 150 km/h nelle autostrade a tre corsie con tutor e asfalto drenante. Per sua stessa ammissione, Giordano Biserni, presidente dell'associazione, sarebbe un automobilista 'borderline', perché sfrutterebbe le soglie di tolleranza al 5% impostando i 135 km/h sulla sua auto". Così Alessandro Morelli, presidente della Commissione Trasporti, a margine delle audizioni di questa mattina alla Camera su modifiche al codice della strada.

"Se i principali detrattori della norma sull'aumento della velocità ammettono la necessità di trovare ogni escamotage per accelerare il più possibile il viaggio (pur rimanendo nei limiti di legge), significa che l'aumento del limite di velocità è un bisogno per molti automobilisti che noi intendiamo soddisfare basandoci sul Paese reale, che è fatto di infrastrutture e parco auto moderni", conclude Morelli.

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