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Stretta su ausiliari, multe solo su strisce blu

Stretta su ausiliari, multe solo su strisce blu

Camera inizia esame pdl Fi, limitazioni per 'vigilini'

16 novembre 2018, 09:17

Redazione ANSA

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Ausiliari del traffico - RIPRODUZIONE RISERVATA

Ausiliari del traffico - RIPRODUZIONE RISERVATA
Ausiliari del traffico - RIPRODUZIONE RISERVATA

Gli ausiliari del traffico e i dipendenti delle società di trasporto pubblico potranno fare multe solo ed esclusivamente nelle aree a striscia blu la cui gestione è affidata alle società di cui sono dipendenti: lo prevede la proposta di cui è primo firmatario Simone Baldelli (Fi) ed il cui esame è iniziato oggi nell'Aula della Camera.

Il testo, che limita anche il campo di azione degli agenti accertatori delle società di trasporto pubblico alle sole corsie preferenziali dei mezzi pubblici, punta a modificare l'articolo 12 del Codice della Strada. In pratica, agli ausiliari del traffico non possono essere attribuite funzioni di prevenzione e accertamento delle violazioni in materia di sosta, se non nelle aree oggetto di concessione e con esclusivo riguardo agli spazi destinati al parcheggio a pagamento e alle aree immediatamente limitrofe solo nel caso in cui la sosta precluda la corretta fruizione dell'area di parcheggio da parte degli utenti della strada.

Inoltre, al personale ispettivo delle aziende di trasporto pubblico di persone non possono essere attribuite le funzioni di prevenzione e accertamento delle violazioni in materia di circolazione e sosta, se non limitatamente alle corsie e alle strade dedicate al trasporto pubblico, con esclusione della possibilità di estendere l'esercizio di tali poteri all'intero territorio cittadino. Per ogni altro tipo di infrazione sarà necessaria la presenza di un vigile: diversamente, la multa sarà nulla. Una proposta di legge per "fare chiarezza", spiega Baldelli. "C'era una giurisprudenza contraddittoria, che solo in Cassazione si è andata delineando in maniera più chiara e perché c'è stato, e avviene ancora oggi, un utilizzo distorto ed illecito, confortato anche dalle sentenze della Cassazione, per cui l'utilizzo degli ausiliari della sosta e degli ausiliari del traffico per una effettuazione di sanzioni di violazione del codice della strada sull'intero territorio comunale è risultato illegittimo".

"Questo - ammonisce Baldelli - è elemento di contenzioso, è un elemento che espone i comuni al pagamento di un danno erariale, nel caso in cui ci siano contenziosi giudiziari di opposizione a queste multe, e soprattutto mette i cittadini in una condizione piuttosto difficile, perché risulta più conveniente al cittadino pagare una sanzione in misura ridotta, anche se comminata illecitamente, rispetto al ricorso, che, solo per essere messo in campo presso il giudice di pace, viene a costare una cifra di 40 euro, come contributo unificato a fondo perduto nell'incertezza dell'esito del ricorso".

Anci, modifica art.12 complica gestione soste

"La proposta di modifica dell'art. 12 del Codice della Strada sulle funzioni di prevenzione e accertamento delle violazioni in materia di sosta degli ausiliari del traffico e del personale ispettivo delle aziende di trasporto pubblico, all'esame della Camera, incide fortemente sulla capacità delle amministrazioni comunali di gestire la sosta nelle aree urbane". Lo afferma il vice presidente dell'Anci e sindaco di Livorno Filippo Nogarin.

"Tale proposta - prosegue il vice presidente Anci - si limita a realizzare una ricognizione della situazione attuale alla luce delle sentenze giurisprudenziali ma va considerato che il Codice della Strada ha ormai più di venticinque anni e che il sistema della mobilità delle nostre città è profondamente cambiato, con un utilizzo dell'automobile privata superiore a quello degli altri paesi europei". Il sindaco di Livorno si sofferma anche sul tema degli ausiliari della sosta e del personale ispettivo delle società di trasporto che coadiuvano la Polizia Locale nell'azione di controllo necessaria a garantire la sicurezza delle strade.

"Lo fanno - evidenzia - anche sanzionando chi ha un comportamento fuori dalle regole, che contribuisce a congestionare il traffico urbano. Peraltro - ricordo, proprio sul tema delle sanzioni - che la destinazione dei proventi delle multe è definita dall'art. 208 del Codice della Strada e che tali proventi vengono utilizzati dai Comuni proprio per le finalità di sicurezza stradale, dalla manutenzione delle strade alla interventi a tutela degli utenti deboli, all'eduzione stradale nelle scuole.

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