Pre-allarme 'Crit'Air' per chi si
prepara ad un viaggio in auto verso la Francia: in alcune grandi
aree metropolitane anche i veicoli con targa straniera sono
infatti obbligati a essere dotati della eco-vignetta che
certifica con un numero da 1 a 5 il livello d'inquinamento dei
motori, introdotta in Francia dallo scorso primo luglio.
Prima di partire è dunque consigliato verificare se
l'itinerario prevede l'attraversamento di zone che sono 'off
limits' per chi non ha il bollino che si compra on-line (costo
da 4,18 euro in su) sul sito certificat-air.gouv.fr.
Lo ricordano le autorità transalpine, stigmatizzando che ne
sono già state acquistate 378.622 da parte di utenti non
francesi. In testa gli automobilisti del Belgio con 150.977
vignette intestate, seguiti dagli olandesi (58.746), dai
britannici (47.875) e dai tedeschi (47.843).
Gli italiani non sono ai primi posti negli acquisti del
bollino 'Crit'Air' come conseguenza della diffusione geografica
delle aree metropolitane francesi in cui è obbligatorio.
L'elenco comprende Parigi, Strasburgo (vicina al confine
tedesco), Lione, Lille, Bordeaux e Grenoble. Per il momento ne
sono invece esenti Nizza e Marsiglia, tipiche destinazioni degli
automobilisti italiani, che entreranno nel PPA (plan de
protection de l'atmosphère) nel 2020 assieme ad altri
compartimenti francesi.
Le multe sono abbastanza contenute - a Parigi l'assenza del
bollino comporta una sanzione di 68 euro per le auto e di 135
per veicoli pesanti e autobus - ma per evitare fastidi e perdite
di tempo in viaggio è consigliabile visitare il sito ufficiale
del Governo e provvedere per tempo. (ANSA)
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