"La mia ossessione è di mantenere l'attività in Italia". Lo ha detto Jean-Philippe Imparato, responsabile Europa allargata di Stellantis, dopo l'incontro con i sindacati in vista del tavolo del 17 dicembre al MiMit. "Sono state due ore di discussione, di confronto, ma anche di proposte e di idee per fare di questo Paese, l'Italia, il punto centrale della strategia di Stellantis" ha detto Imparato. Tutti sappiamo che il 2025 sarà un anno difficile, di enorme trasformazione, dobbiamo essere uniti".
"Maserati - ha detto ancora - merita un piano a sé, non possiamo rispondere oggi. Il piano ci sarà, ma non ora. Ne parleremo più avanti. Serve qualcosa di più strutturato e di impatto, Santo Ficili sta lavorando su questo. Arriverà al più presto possibile" ha aggiunto.
'Mirafiori non si estinguerà. Abbiamo un piano per il futuro dello stabilimento che ci permette di guardare al 2032 e al 2033. Arriverà la 500 ibrida a novembre del 2025, ma la cosa nuova è che la nuova generazione della 500 sarà fatta a Mirafiori. Abbiamo parlato della necessità di un ricambio generazionale, cosa facciamo con i giovani nel campo della ricerca. Dobbiamo portare prodotti e la gente che li fa", ha spiegato Imparato. "Non dimentichiamo che a Mirafiori ci sono anche l'economia circolare che è importante per il futuro e l'edct".
"Abbiamo chiesto di rientrare nell'Acea perché la nostra intenzione è di giocare uniti. Una volta che saremo dentro ci adegueremo alla posizione dell'associazione, ne sposeremo le decisioni a livello globale".
"Questo non vuol dire che condividiamo tutto perché siamo anche Stellantis, ma saremo allineati con le decisioni di Acea.
Di questi tempi è meglio essere uniti e parlare con una voce sola con i governi e le autorità europee. Mancano quattro settimane al 2025, è un salto mortale" ha aggiunto.
"Fatto cento il totale delle vendite di auto in Europa, oggi ne vendo il 12%, con l'entrata in vigore delle nuove norme sulle emissioni ne dovrei vendere il 21%. La differenza è di 9 punti percentuali, quindi dovrei pagare 300 milioni di euro per una, quindi circa 2,7 miliardi". Così Imparato a chi gli chiedeva a quanto ammonterebbero le multe che l'azienda dovrebbe pagare all'entrata in vigore nel 2025 delle nuove norme sulle emissioni. "Saremo compliant, ci adegueremo alle nuove norme.
Non ci pensiamo neppure a pagare queste multe" ha aggiunto.
"Abbiamo chiesto di rientrare nell'Acea perché la nostra intenzione è di giocare uniti. Una volta che saremo dentro ci adegueremo alla posizione dell'associazione, ne sposeremo le decisioni a livello globale".
"Questo non vuol dire che condividiamo tutto perché siamo anche Stellantis, ma saremo allineati con le decisioni di Acea.
Di questi tempi è meglio essere uniti e parlare con una voce sola con i governi e le autorità europee. Mancano quattro settimane al 2025, è un salto mortale" ha aggiunto.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA